COMUNE»LE NUOVE IMPOSTE
PESCARA. Dopo la stangata sulle tasse, aumentate al massimo alla fine dell’anno scorso e l’incremento delle tariffe degli impianti sportivi che scatterà entro la prossima primavera, è arrivata...
PESCARA. Dopo la stangata sulle tasse, aumentate al massimo alla fine dell’anno scorso e l’incremento delle tariffe degli impianti sportivi che scatterà entro la prossima primavera, è arrivata finalmente una buona notizia per i contribuenti. La tassa sui rifiuti costerà di meno quest’anno rispetto al 2014. L’amministrazione comunale ha provveduto a ribassare le tariffe, sia per le famiglie, che per le attività lavorative tra il 2 e l’8 per cento. Non solo, è stato anche riportato a quattro il numero delle rate per pagare l’imposta. La prima scadrà il prossimo 31 maggio. Ma il via libera definitivo alla manovra sul tributo dovrà arrivare dal consiglio comunale.
Questa operazione, realizzata nell’ambito del Piano di riequilibrio finanziario che l’assessore alle finanze Bruna Sammassimo dovrà inviare prossimamente al ministero e alla Corte dei conti per ottenere il via libera alla procedura di predissesto, è stata possibile grazie a un abbattimento, di circa un milione e mezzo, dei costi sostenuti dal Comune per Attiva, ossia per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Quanto pagheranno le famiglie. Quest’anno, la Tari costerà in media tra il 7 e l’8 per cento in meno dell’anno scorso per le famiglie. Un single pagherà per la tassa sui rifiuti 0,06 euro a metro quadrato di tariffa fissa, più 67,96 di quota variabile. Per una casa di 90 metri quadrati dovrà versare 145,36 euro, più il 5 per cento di imposta provinciale, ossia 152,62 euro. L’anno scorso, invece, ha versato 163,76 euro, 11,14 euro in più. Una coppia pagherà quest’anno per una casa di 90 metri quadrati 222,93 euro. L’anno scorso la spesa è stata di 239,41 euro, cioè di 16,48 euro in più. Un altro esempio. Una famiglia di 4 persone che vive in una casa di 100 metri quadrati pagherà quest’anno di Tari 335,86 euro.
L’anno scorso la stessa famiglia aveva versato 360,69 euro, ossia 24,83 euro in più.
Le attività lavorative. Le tariffe sono state ridotte anche per le attività lavorative, le cosiddette utenze non domestiche, ossia le categorie che hanno fatto registrare una percentuale più alta di evasione con la Tari dell’anno scorso. Diverse categorie si sono lamentate per le tariffe troppo alte.
Prime fra tutte, quelle dei ristoratori e dei titolari di pizzerie, pub e birreria che pagano la Tari più alta in assoluto. L’anno scorso, la tariffa per questa categoria toccava i 19,03 euro al metro quadrato. Quest’anno, è scesa a 18,80 euro, cioè circa il 2 per cento in meno. Un ristorante di 80 metri quadrati pagherà così 1.504 euro, contro i 1.522 euro dell’anno scorso, cioè 18,4 euro in meno.
Buone notizie anche per gli stabilimenti balneari che si vedranno ridurre la tariffa a 3,88 euro al metro quadrato, mentre l’anno scorso era di 4,11 euro, cioè 0,23 euro in più. La tariffa è stata ridotta di circa il 5 per cento. Sforbiciate anche alle tariffe di bar, pasticcerie, autofficine, alberghi, uffici, ipermercati.
Tornano le quattro rate. Verranno ripristinate le quattro rate per pagare la tassa sui rifiuti. L’anno scorso erano soltanto due. Le scadenze sono fissate al 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre.
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