Concerti, gli indagati sono 6 «Gonfiati i costi dei cantanti» 

Coinvolti i legali rappresentanti di 5 ditte, tra cui un candidato alle ultime elezioni

PESCARA. Sono sei in totale, compreso l'ex assessore Pd Giacomo Cuzzi, gli indagati nell'inchiesta sull'organizzazione dei grandi eventi del Comune di Pescara.
Sono i legali rappresentanti delle ditte che sarebbero state favorite da Cuzzi: Simone D'Angelo della "A.S.D. e di Promozione Sociale Pescara's Promotion", che è anche stato candidato nelle ultime elezioni comunali nella lista civica Pescara Futura a supporto del centrodestra e primo dei non eletti; Andrea Cipolla, che ha due società, la "New Events srl" e la "Best Event 2 srl"; Maria Assunta Martino della "D'Ama srl"; Piera Sammassimo della "A.S.D. Happy Tata"; e Gianfranco Berardinelli della "Eventi live srl".
LE ACCUSE Tutti, al momento, sono accusati di concorso in abuso d'ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in relazione all'affidamento e l'aggiudicazione di appalti di servizi e di forniture pubbliche, in particolare aventi a oggetto l'organizzazione di manifestazioni ed eventi culturali, musicali e ludici da parte del Comune di Pescara.
Va detto subito che, contrariamente a quanto era apparso inizialmente, il pm Luca Sciarretta che conduce l'inchiesta avvalendosi della Guardia di finanza, è già piuttosto avanti nell'indagine. L'esposto risale infatti al mese di luglio del 2018, tanto che la prima relazione delle fiamme gialle arriva sul tavolo del magistrato nel novembre del 2018.
L’ESPOSTO Chi denuncia è sicuramente un soggetto molto informato e addentro alle questioni comunali, in quanto cita anche le delibere sospette, diciamo così. E comunque, dopo le prime verifiche e accertamenti, il pm parla senza mezzi termini di violazione, da parte di Cuzzi, dei principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, proprio in ragione di quegli affidamenti, fatti tutti in maniera diretta.
E dunque, in violazione del principio di trasparenza e rotazione degli affidamenti, Cuzzi, «con collusioni e altri mezzi fraudolenti», come sostiene la procura, «turbava, ripetutamente e in esecuzione del medesimo disegno criminoso, numerosi procedimenti amministrativi concernenti l'affidamento di appalti di servizi e di forniture pubbliche, al fine di condizionare la scelta dei relativi contraenti e in particolare per favorire» le ditte finite nel mirino della procura.
IL COSTO DEI CANTANTI L'elenco degli affidamenti è piuttosto lungo e alcuni di quegli eventi hanno avuto anche costi consistenti. Nell'esposto che ha dato il via all'inchiesta, si parlava peraltro, oltre che dei nomi dei favoriti, anche del «meccanismo illecito escogitato, costituito dalla sopravvalutazione della voce di costo costituita dal cachet dei cantanti».
E la procura, nel sostenere che gli atti di indagine sono suscettibili di ulteriori approfondimenti (basti pensare alle carte acquisite in Comune relative agli eventi degli ultimi 5 anni), dopo questi primi mesi di indagini parla comunque di «attendibilità» dell'anonimo. Ma la parte più delicata riguarda forse i rapporti esistenti tra Cuzzi e i legali rappresentanti delle società, in base ai quali «emergevano indizi di reità idonei a giustificare l'iscrizione degli indagati per le ipotesi di reato», contestate. «In particolare, appare significativo», sostiene la procura, «che le proposte di affidamento, e financo le comunicazioni informali degli affidatari e aggiudicatari siano state inoltrate anche, e in alcuni casi solo, a Giacomo Cuzzi, che in qualità di organo politico dell'ente non dovrebbe, a rigore, occuparsi di questioni amministrative di competenza dei funzionari e dei dirigenti amministrativi».
GLI INTERROGATORI E la procura, a riguardo, nei giorni scorsi avrebbe ascoltato, come persone informate sui fatti, la responsabile del settore turismo e grandi eventi del Comune di Pescara, Alessandra Di Zio, e il dirigente comunale Marco Molisani.
E un altro aspetto interessante, evidenziato dalle fiamme gialle, è quello contenuto nell'ultima informativa di qualche giorno fa, con la quale si segnalavano possibili criticità con riferimento alle coperture finanziarie degli appalti affidati dal Comune di Pescara alle associazioni e società rappresentate dagli indagati.
Un argomento che, in una intervista rilasciata al Centro, aveva sollevato il neo sindaco Carlo Masci.
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