EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA
Coronavirus, Asl Pescara: personale insufficiente. E peggiorerà
Relazione dell'azienda sanitaria alla Regione Abruzzo dopo l'istituzione di una zona rossa
PESCARA. «L'attuale personale di area medica dell'ospedale di Pescara, che prontamente ha aderito al piano emergenziale, riorganizzandosi in uno staff multidisciplinare, è di fatto insufficiente allo stato attuale e ancor più lo diventerà nei prossimi giorni». È quanto scrive la Asl di Pescara nella relazione inviata alla Regione Abruzzo su cui si basa l'ordinanza con cui il governatore Marsilio ha istituito la zona rossa in sei comuni, cinque del Teramano e uno del Pescarese.
«Visto il costante e crescente ricorso all'intubazione» si legge nel passaggio della relazione riportato nell'ordinanza «altri nuovi posti di rianimazione saranno disponibili domani, giovedì 19 marzo, nei locali della vecchia Rianimazione. Se questi non bastassero sarà necessario far ricorso all'utilizzo dei nove posti della Rianimazione centrale dell'ospedale, sinora preservata come area pulita».
«In questo contesto», chiosa l'azienda sanitaria, «qualsiasi intervento che permettesse un abbassamento della curva epidemica potrebbe risultare cruciale per ridurre questo stato di probabile discrepanza, stanti i dati strutturali, tra domanda di assistenza respiratoria e ventilatoria montante e la possibilità di offerta assistenziale complessa, per quanto potenziata ed ulteriormente potenziabile entro limiti ragionevoli».