FASE 2 / I CONTROLLI
Coronavirus: venti ispezioni dei Nas, sanzioni in un sushi bar
Visite nei locali per la preparazione di cibo da asporto nel Pescarese: buono il lvello di attenzione e di gestione del rischio pandemico
PESCARA. La gran parte degli operatori ha riavviato le attività nel pieno rispetto delle prescrizioni sulla prevenzione dell'emergenza pandemica. Tranne in un caso, sono andate a buon fine una ventina di ispezioni eseguite dai carabinieri del Nas nelle imprese alimentari del food delivery ed asporto del Pescarese. I militari per la Tutela della salute hanno verificato le condizioni igienico-sanitarie e strutturali dei locali di lavorazione, dei mezzi e delle modalità di trasporto, dei contenitori isotermici, le procedure di autocontrollo aziendale, in particolare quelle per la gestione del rischio sugli alimenti deperibili e sottoposti a trattamento termico. Sono state prese in esame le cautele e le misure adottate per il contenimento del rischio di contagio e di distanziamento personale tra gli addetti alle varie fasi di lavorazione.
Solo in un sushi bar ristorante, i militari hanno trovato diversi chilogrammi di tonno impiegato per le preparazione di alimenti crudi, che era stati acquistato allo stato di “decongelato” e successivamente ricongelato, nonostante l’avvertenza contraria impressa in etichetta dal produttore. L’intero quantitativo, una ventina di chili di tonno, è stato sequestrato e messo a disposizione del servizio veterinario della Asl di Pescara, chiamata a valutare le procedure adottate. Nei confronti dell’esercente, sono state elevate sanzioni amministrative per inadeguatezze igienico sanitarie e procedurali in tema di Haccp.(acronimo dall'inglese hazard analysis and critical control points, traducibile in sistema di analisi dei pericoli e punti di controllo critico) che è un insieme di procedure che mirano a garantire la salubrità degli alimenti, basate sulla prevenzione anziché l'analisi del prodotto finito.
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