Covid, studenti infuriati: striscioni di protesta a Pescara
Il movimento studentesco contro le regole anti Covid nelle aule: "Situazione surreale, non c'è più socializzazione"
PESCARA. Arriva anche a Pescara la protesta del Blocco studentesco contro le restrizioni in vigore nella scuola a causa della pandemia Covid. In città i militanti di Casapound hanno esposto uno striscione "Studenti infuriati", parlando di una situazione surreale dopo più di un anno dall'inizio della pandemia.
"La scuola è venuta, ormai, ampiamente meno alle sue funzioni fondamentali poiché aggregazione e socializzazione sono concetti che non le appartengono più da molto tempo”, si legge nella nota del blocco studentesco. "È arrivato il momento che lo studente torni ad essere padrone della propria vita e delle proprie scelte e il solo modo è tramite la furia: questa è l’unica soluzione per riconquistare la giovinezza che stanno cercando di portarci via”.
"Noi che abbiamo avuto il coraggio e l’audacia di respirare", conclude la nota del Blocco studentesco, "in un mondo che ha scelto di tapparsi la bocca, vogliamo essere, siamo e saremo ancora il faro che illumina la via per la nostra generazione: ecco perché infuriarsi non deve essere una scelta momentanea ma una condizione costante. Come il toro che spezza le corde che lo vorrebbero prigioniero, siamo stufi e scalpitiamo, sbuffando fumi di rabbia. Ci vogliono deboli e addomesticati, ci avranno liberi e infuriati".