CROGNALETO
D’Alonzo, il vigile del fuoco con la fascia tricolore
CROGNALETO. E' il sindaco Giuseppe D’Alonzo, 52 anni, vigile del fuoco, con due mandati alle spalle, a guidare per la terza volta consecutiva la lista civica "Trasparenza e serietà" al comune di...
CROGNALETO. E' il sindaco Giuseppe D’Alonzo, 52 anni, vigile del fuoco, con due mandati alle spalle, a guidare per la terza volta consecutiva la lista civica "Trasparenza e serietà" al comune di Crognaleto (1297 abitanti). D'Alonzo, geometra, militante nel Partito Democratico, è stato riconfermato recentemente alla guida del Comune con il 55,37% dei voti. Padre di Nicolino e Dina, riesce a conciliare il suo lavoro con quello di sindaco grazie alle turnazioni in caserma. «Quando faccio la notte poi ho due giorni liberi», spiega, «questo mi consente di occuparmi dell’attività amministrativa». Ma le cose sono sicuramente cambiate dopo il sisma del 24 ottobre, con il quale all’attività di ordinaria amministrazione si è aggiunta quella straordinaria. «Ora non ho più tregua, sono reperibile h24 e soprattutto costantemente impegnato per la risoluzione di tante problematiche. Vengo convocato continuamente per le attività a corredo del sisma e mi trovo ad essere referente di tante questioni per l'entroterra. Ciò mi inorgoglisce, ma il mio lavoro triplica». Così il primo cittadino di Crognaleto sta usufruendo, visto che la normativa lo consente fino al 31 agosto, di permessi lavorativi a tempo indeterminato. In poche parole una sorta di aspettativa dal lavoro.
«Fare il sindaco» conclude D’Alonzo «è una scelta di vita in cui credo. Io sono il sindaco eletto dal paese, dal popolo, che viene dalla passione per il territorio. A volte è faticoso. Ho visto crescere i mie figli velocemente e mia moglie Rosalba ha dovuto rinunciare ad un marito presente a casa. Ma la famiglia mi ha sempre sostenuto, così come la mia squadra amministrativa».
Catia Di Luigi
«Fare il sindaco» conclude D’Alonzo «è una scelta di vita in cui credo. Io sono il sindaco eletto dal paese, dal popolo, che viene dalla passione per il territorio. A volte è faticoso. Ho visto crescere i mie figli velocemente e mia moglie Rosalba ha dovuto rinunciare ad un marito presente a casa. Ma la famiglia mi ha sempre sostenuto, così come la mia squadra amministrativa».
Catia Di Luigi