MONTESILVANO
Di Sante (Prc): stop alle acque nere in mare
Sversamento dai fossi di scolo dopo le ultime piogge. L'amministrazione comunale risponde e annuncia querele: "Subito previsto il divieto di balneazione"
MONTESILVANO. Una forte pioggia notturna e come di consueto, a Montesilvano, i fossi di scolo e le spiagge antistanti diventano uno specchio maleodorante di acque nere che finiscono in mare con gli scogli a fare da tappo, come già accaduto a giugno. A segnalarlo è Corrado Di Sante. Ma all'intervento del segretario provinciale di Rifondazione ribatte subito l'assessore comunale al Demanio, Anthony Aliano, che annuncia querele.
"Dal fosso di scolo del pontile antistante via Finlandia a Fosso Mazzocco", passando per il fosso antistante via Dante, la pioggia ha scalzato i cumuli di sabbia che facevano da tappo" spiega Di sante, "riversando sulla spiaggia e in mare acque bianche miste ad acque nere". Particolarmente grave lo sversamento nella spiaggia libera tra la Rosa dei venti e Bagni Giulietta.
"La delibera della giunta regionale numero 289 del 25 maggio scorso", annota l'esponente del Prc, "sulla corretta gestione delle acque di balneazione, al punto 11, stabilisce che in caso di piogge intense e/o avaria degli impianti di depurazione o dei sistemi di collettamento, con attivazione degli scolmatori di piena e relativo sversamento nelle acque marine di reflui non trattati, segnalati in tempo reale da parte dell'ente gestore del sistema idrico, è disposto nel tratto interessato, da parte dell'autorità competente, un divieto temporaneo di balneazione di 48 ore. Pertanto", prosgue Di Sante, "il sindaco Ottavio De Martinis tempestivamente e precauzionalmente, in base alla normativa regionale, emani un'ordinanza temporanea di divieto di balneazione nei punti interessati dagli sversamenti per la tutela della salute dei bagnanti e provveda alla necessaria opera di informazione. Ci auguriamo che l'Aca" chiosa Di Sante "come previsto dalla normativa regionale, sia già in azione per verificare e monitorare i possibili punti di immissione a mare di acque contaminate, anche attraverso propri controlli, al fine di scongiurare l'esposizione dei bagnanti agli agenti inquinanti. Occorre verificare se i fossi di scolo nello loro percorso dalla collina al mare intercettano altri scarichi o i troppo pieni delle fogne cittadine".
La replica dell'amministrazione comunale. "La rete di smaltimento delle acque meteoriche del Comune di Montesilvano, non è stata realizzata dall'amministrazione De Martinis, nè dalla precedente. La commistione tra le reti di acque bianche ed acque nere è una criticità risalente a molto tempo fa e l'amministrazione comunale, con notevole sforzo, sta rimediando con vari interventi recenti eseguiti sul territorio (vedasi ad esempio intervento effettuato in via Lazio o via Marche per la separazione delle reti acque bianche ed acque nere)". Così, l'assessore comunale al demanio, Anthony Aliano, ribatte alle affermazioni di Corrado Di Sante sui fossi di scolo.
"Nella giornata di ieri", scrive Aliano, che annuncia querele nei confronti di Di Sante _ "perché instilla dubbi sull'operato di amministratori, dirigenti e tecnici" _"a seguito delle copiose piogge, il fosso Mazzocco e gli scolmatori di via Dante e via Finlandia, come in occasione di altri eventi meteorici, hanno scaricato in mare. In via precauzionale, in data odierna, anche il linea con la Dgr 289/2020 è stata emanata una apposita ordinanza sindacale, predisposta dal dirigente competente in materia di demanio marittimo, Gianfranco Niccolò che, in via estremamente precauzionale, prevede il divieto di balneazione per 48 ore su Fosso Vallicella (via Leopardi) e, comunque, fino all'esito degli esami di verifica; infatti, contestualmente è stato richiesto all'Arta, un campionamento straordinario volto a verificare la permanenza delle condizioni di balneabilità delle acque".
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