Firmata la convenzione tra la Regione, l’Associazione bancaria italiana e Unicredit Mediocredito Centrale
Dieci milioni per combattere la crisi
Via a un piano di finanziamenti per famiglie e imprese in difficoltà
PESCARA. La crisi morde imprese e famiglie e la Regione corre ai ripari, per quanto può, firmando un accordo con Abi e Unicredit Mediocredito Centrale per un programma di interventi da 10 milioni 500 mila euro. Alla firma erano presenti il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, il presidente della commissione regionale ABI, Antonio Di Matteo, il direttore di ABI Abruzzo, Angelo Bonanni, il responsabile rapporti istituzionali di Unicredit Mediocredito Centrale, Rosaria Bonincontro, il referente per i rapporti con la Regione Abruzzo, Pier Paolo Proietti. «L’operatività di questo accordo», ha assicurato l’assessore Castiglione «scatterà entro settembre grazie anche alla collaborazione delle associazioni di categoria che sono in grado di fare animazione sul territorio. Presto saranno anche rese note le modalità di accesso ai finziamenti», ha continuanto Castiglione «e posso assicurare alle famiglie e alle imprese interessate da queste misure che la burocrazia non rappresenterà affatto un ostacolo». Nel dettaglio gli interventi previsti dal pacchetto anti-crisi sono cinque. Al primo posto un programma regionale di microcredito da 1 milione che consente prestiti personali senza garanzie fino a 10mila euro per la durata massima di 5 anni a beneficio di persone senza reddito che intendano avviare o consolidare microimprese in forma di ditte individuali o microattività professionali. La seconda misura è un fondo regionale di solidarietà del valore di 2 milioni di euro a vantaggio di famiglie che versano in difficoltà economiche dovute alla perdita di lavoro di almeno un appartenente al nucleo familiare. Le difficoltà devono essere tali da incidere sul reddito complessivo in misura non inferiore al 30 per cento e la situazione economica familiare non deve superare il valore ISEE (indicatore di situazione economica equivalente) di 15 mila euro annui. In caso di mancato pagamento dei mutui, dopo tre mesi subentra la regione fino al 24º mese. La terza misura riguarda un fondo regionale di 6 milioni 500 mila euro per il consolidamento delle passività a breve a beneficio delle piccole e medie imprese (con esclusione di quelle operanti in agricoltura, pesca, piscicoltura, acquacoltura, industria carboniera, attività connesse all’esportazione e poche altre eccezioni). Il finanziamento ha una durata massima non superiore a 5 anni e l’importo del consolidamento non potrà eccedere i 250 mila euro. La quarta misura è l’adesione al progetto A.R.C.O. promosso da Ministero del Lavoro ed Italia Lavoro per la crescita dell’occupazione attraverso una compartecipazione pari a 500 mila euro. In pratica per ogni nuovo assunto l’azienda incasserà 5mila euro. La manovra prevede infine il rifinanziamanto delle legge regionale 7/03 e del relativo regolamento in favore delle imprese vittime del racket e dell’usura per un importo pari a 500 mila euro. |