Disabili, difficoltà di accesso alle Poste
Claudio Ferrante (Carrozzine determinate Abruzzo): «E’ un diritto, ma nessuno lo rispetta»
MONTESILVANO. Rendere gli uffici postali di Montesilvano a misura di disabile. È la richiesta dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo che denuncia, in particolare, difficoltà di accesso nell’ufficio postale di corso Umberto (nelle foto). Ma anche problemi legati alle lunghe attese che i diversamente abili non riescono a sopportare e un’accessibilità, in tutti i sensi, che manca e che dovrebbe invece essere garantita per legge.
«La disabilità, come ripeto spesso, è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole», spiega il presidente dell’associazione Claudio Ferrante. «Quindi l’ambiente gioca un ruolo fondamentale nel determinare la disabilità».
Uffici postali, dunque, che diventano ambienti sfavorevoli «perché le persone malate non riescono a rimanere in coda per molto tempo dinanzi agli sportelli. Contrazioni muscolari, dolori alle ossa, incontinenza, non consentono a molti di poter svolgere nemmeno un banale diritto come quello di sbrigarvi pratiche, soprattutto quando le attese sono lunghissime». Un diritto, sottolinea Ferrante, previsto dalla legge ma che, di fatto, non viene garantito.
«Al di là del buon senso, della civiltà o della sensibilità, in questo caso esiste il diritto al cittadino, sancito dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 gennaio 1996», aggiunge.
«La Carta della qualità del servizio pubblico postale recita che l’ente Poste italiane promuove a favore dei portatori di handicap, degli anziani e dei clienti in condizioni particolari, facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli».
Un diritto non tutelato per Ferrante, che lancia la sua proposta: «Chiediamo ai responsabili provinciali e regionali di rendere chiaro e trasparente il diritto, e che sia ben visibile a tutti i cittadini. È perciò necessario affiggere in tutti gli uffici di Montesilvano, e non solo, cartelli ben evidenti che recitino che le persone con grave disabilità hanno diritto alla priorità in tutti gli sportelli. Priorità che, secondo la nostra associazione, dovrebbe riguardare anche le donne incinte».
Ferrante chiama poi in causa il diritto all’accessibilità. «Ancora troppe sono le barriere che ostacolano l’ingresso agli uffici», chiarisce.
«Anche in questo caso esiste la legge sull’accessibilità. L’ufficio postale centrale di Montesilvano, in corso Umberto, presenta diverse mattonelle divelte prima della rampa. Inoltre, moltissimi motorini, auto e biciclette ostacolano costantemente l’ingresso».
Il suggerimento proposto dall’associazione è anche quello di «creare più parcheggi all’interno. Sarebbe indispensabile».
Interventi che l’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo chiede a gran voce e con celerità.
«Chiediamo assoluta urgenza. Sono passati 17 anni dal decreto ministeriale. Quanto ancora si deve aspettare affinché i diritti siano rispettati?».
Rosa Anna Buonomo
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