Disabili gravi e anziani assistenza a rischio
La legge di Stabilità ha ridotto i fondi ma ancora non si conosce l’entità del taglio Intanto servizi garantiti fino al 28 febbraio con i livelli di spesa del 2012
PESCARA. È ancora incerto il futuro delle famiglie che hanno in casa anziani o disabili gravi. Perché il Governo centrale ha ridotto i fondi per il sociale, ma ancora non si sa bene di quanto. Nell’attesa di capire di più la Regione ha chiesto ai Comuni di andare avanti fino a febbraio con tutti i servizi previsti nel 2012, poi si vedrà. E per qualche servizio come il trasporto dei disabili ai centri di riabilitazione già si sa che i fondi basteranno fino a marzo-aprile, poi potrebbe esserci bisogno di sedersi intorno a un tavolo e capire dove reperire le risorse.
A lanciare l’allarme è il consigliere Pd Antonio Blasioli che in una nota ha sollevato il problema. «Con una lettera del 20 dicembre 2012 la Regione Abruzzo ha comunicato al Comune che non aveva notizie riguardo al rifinanziamento statale per il sistema della non autosufficienza chiedendo quindi di rinviare per il 2013 la programmazione del Piano Locale per la non autosufficienza. I fondi sono infatti statali e la Regione si occupa di distribuire le provviste economiche messe a disposizione dallo Stato.Ciò ha comportato per il Comune di Pescara il blocco nel 2013 del Piano per la non autosufficienza».
Fortunatamente il problema non è immediato. Con una circolare del 3 gennaio, infatti, la Regione ha chiesto di prorogare le attività di assistenza domiciliare integrata fino al 28 febbraio, quando sarà possibile sapere quali risorse ci sono davvero per il Plna. «La legge di stabilità ha ridotto i fondi», spiega l’assessore ai Servizi sociali del Comune Guido Cerolini, «ma ancora non sappiamo di quanto».
I primi problemi i disabili e le associazioni che si occupano di loro e delle loro famiglie intanto li hanno già avuti, ma sembra che la vertenza si sia risolta proprio ieri. «Al momento quello che c’era nel 2012 è garantito. L’unico servizio ad avere avuto dei problemi», spiega Cerolini, «è quello di trasporto dei disabili gravi e anziani non autosufficienti nei centri di riabilitazione. Un servizio che in teoria il Comune non dovrebbe fornire perché è più sanitario che sociale ma che abbiamo sempre fatto in modo di dare. Alcune associazioni come l’Aism ci hanno sollevato il problema e per questo abbiamo chiesto lumi alla Regione. Proprio ieri con una nota la direzione del settore politiche sociali ci ha detto che ci sono assegnazioni per il servizio almeno fino a marzo-aprile, poi si vedrà».
Per trovare i fondi da assegnare ai servizi sociali il consigliere Blasioli suggerisce anche di usare il maggior introito Imu anche perché, spiega, lo stesso Comune aveva firmato un accordo con i sindacati per assegnare a questo settore gli eventuali maggior introiti avuti dalla nuova tassa. «Vediamo se sarà questa la strada da percorrere», dice Cerolini, «di certo finora con l’Imu o senza siamo sempre riusciti ad aumentare le cifre per il sociale».
Fiduciosa anche Maria Pia Di Sabatino, presidente dell’Anfass Pescara. «Ho sentito che c’è stato qualche problema con i fondi ma a quanto ne so la Regione ha detto con una nota che fino alla fine di febbraio il Plna sarà garantito, dopodichè ho fiducia che i servizi verranno finanziati come sempre. Certo, se così non dovesse essere noi siamo pronti a dare battaglia così come si è fatto l’anno scorso, quando sembrava volessero tagliare l’assistenza. Se dovremo andare a protestare in piazza lo faremo e ci andremo con tutte le nostre famiglie. Ma spero che tutto si possa risolvere con il dialogo».
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