Discarica abusiva sul lungofiume scoperta dalla polizia municipale

MONTESILVANO. Televisori, divani, pezzi di ricambio di automobili, vetri rotti e, addirittura, una roulotte semidistrutta. Sono solo alcune tipologie di rifiuti di un'immensa discarica abusiva...
MONTESILVANO. Televisori, divani, pezzi di ricambio di automobili, vetri rotti e, addirittura, una roulotte semidistrutta. Sono solo alcune tipologie di rifiuti di un'immensa discarica abusiva scoperta sul lungofiume dalla polizia municipale, diretta dalla comandante Antonella Marsiglia, che ha già individuato almeno tre responsabili che saranno denunciati. Si tratta di un'area isolata di circa 1000 mq, nei pressi della discarica di Villa Carmine, dove gli inquinatori hanno avuto modo nel tempo di agire indisturbati, depositando ogni genere di rifiuto. «A seguito di un sopralluogo», ha spiegato l'assessore alla polizia municipale e alla bonifica del Saline, Vittorio Iovine, «ho potuto constatare come effettivamente la quantità dei rifiuti accatastati nel sito fosse la più grande sin qui mai reperita nella zona: cumuli di rifiuti misti, tra cui anche una roulotte semidistrutta, arredi vari e rifiuti speciali e pericolosi giacciono accatastati a poche decine di metri dall'alveo del fiume Saline». Gli autori hanno approfittato del riparo offerto da un immobile di una società che eroga servizi energetici per occultare alla vista di chi percorre la strada del lungofiume, l'immensa discarica. «La gravità della situazione mi ha indotto a richiedere immediatamente l'intervento dei vigili, guidati dalla dottoressa Marsiglia, ai quali vanno i miei ringraziamenti», aggiunge l'esponente della giunta, «per aver operato in condizioni di estremo disagio. Era chiaro, infatti, che la discarica fosse stata costituita con l'utilizzo di camion scarrabili e non si trattava di una somma di tanti piccoli abbandoni».
E così, su base induttiva, si è proceduto all'individuazione dei almeno tre sospetti responsabili che saranno denunciati all'autorità giudiziaria. Dopo le indagini compiute, infatti, i vigili rimetteranno le risultanze alla Procura per gli atti di conseguenza, spiega Iovine che non si sbilancia sull'identità dei responsabili del gesto. «Andremo fino in fondo, e, se del caso, ci costituiremo parte civile», assicura però l'assessore, «è giunto il tempo che chi davvero inquina debba pagare e sentire forte il peso della mano pubblica sul proprio capo». Dopo l'individuazione della grande discarica abusiva, il sindaco ha condiviso con l'esponente della giunta la necessità di provvedere alla firma di un'ordinanza contingibile e urgente (n.296 del 18.01.13) per l'immediata rimozione e pulizia dell'area. Il prossimo passaggio sarà, dunque, quello della pulizia dell'intera area che potrebbe costare alle casse comunali, oltre 40 mila euro.
«I costi per la rimozione e il conseguente smaltimento saranno presumibilmente molto elevati e graveranno sul nostro già risicato bilancio», sottolinea Iovine che conclude con un auspicio. «Eventi di tale gravità saranno probabilmente minimizzati quando sarà operativo il sistema di videosorveglianza che attualmente si trova in fase di progettazione esecutiva e che avrà, anche nella zona in questione, dei punti di controllo». (a.l.)