Discarica di rifiuti speciali individuata in un’attività di rimessaggio nei pressi del fiume

17 Aprile 2025

In azione la Guardia Costiera, ecco i risultati dell’operazione di polizia ambientale “Oro Blu”

PESCARA. La Guardia Costiera di Pescara ha individuato all’interno di un’attività di rimessaggio (in un’area pari a 2000 mq), nei pressi del fiume Pescara, una discarica di rifiuti speciali prodotti da attività di cantieristica priva di autorizzazione e senza la minima sicurezza. I rifiuti (vecchi veicoli abbandonati, automobili, scooter, mezzi meccanici agricoli, batterie di veicoli esauste, cavi elettrici, pneumatici, motori fuoribordo, contenitori di vernici e solventi, bombole di acetilene, taniche di olio e idrocarburi) risultavano abbandonati sul terreno, a contatto diretto con la matrice ambientale, causando la contaminazione dello stesso, in violazione di quanto previsto dal Testo Unico Ambientale.

Tutto ciò rientra in un'importante operazione nazionale di polizia ambientale denominata “Oro Blu”, avviata dal 13 gennaio e che terminerà il prossimo 18 aprile, finalizzata alla tutela dell’ambiente marino-costiero e in particolare al contrasto degli illeciti ambientali in materia di scarichi idrici.

Eseguiti complessivamente 28.346 controlli, di cui 6.749 in tema di scarichi idrici (di cui solo il 6%, all’esito degli accertamenti, è risultato sprovvisto di autorizzazione), 12.070 sul ciclo dei rifiuti (circa 400 tonnellate di rifiuti sottoposti a controllo per una superficie di oltre 20 milioni di metri quadrati, pari a 2.000 campi di calcio) e 9.527 ai fini dell’individuazione di fenomeni di inquinamento marino, oltre a 4.053 controlli sul contrasto degli abusivismi demaniali e 1.111 controlli nelle Aree Marine Protette.

L’attività svolta, con 7.279 missioni effettuate – tra terrestri e navali – ha portato a contestare 549 illeciti ambientali, di cui 226 amministrativi (97 per irregolarità in tema di scarichi idrici, 96 sull’irregolare gestione dei rifiuti, 5 per inquinamenti in mare, 19 per inosservanza di norme sull’uso del demanio marittimo e 9 per violazioni ai disciplinari di gestione delle AAMMP) con un importo di sanzioni elevate fino a 1.335.216 euro e 323 illeciti penali (96 per irregolarità in tema di scarichi idrici, 130 sull’irregolare gestione dei rifiuti, 10 per inquinamenti in mare, 83 per fenomeni di abusivismo demaniale e 4 per violazione al disciplinare di gestione delle AAMMPP), con 151 sequestri effettuati (46 per irregolarità in tema di scarichi idrici, 63 sull’irregolare gestione dei rifiuti con una superficie occupata di 11.560 metri quadrati e 42 per fenomeni di abusivismo demaniale con una superficie occupata di 11.986 metri quadrati).

L’ammiraglio Nicola Carlone, Comandante generale della Guardia Costiera, ha sottolineato lo sforzo operativo condotto nei mesi invernali dalle donne e uomini impegnati lungo gli 8.000 km di coste e nell’entroterra dal personale della Guardia Costiera: “Gli importanti numeri dell’operazione di polizia ambientale ‘Oro Blu’ ben testimoniano come la Guardia Costiera stia investendo sempre più sulla tutela e protezione dell’ambiente marino e costiero, attività che ci vedono chiamati in prima linea a difesa di un asset strategico per il Paese. Con l’operazione ‘Oro Blu’ stiamo quindi dando continuità ad un impegno che, nel 2024, ha fatto registrare oltre 140.000 controlli in questa materia, accertando e sanzionando fonti inquinanti che rischiavano di compromettere aree naturalistiche e di balneazione, con potenziali ricadute negative sull’economia di tante realtà territoriali che hanno nel mare la propria ricchezza”.

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