Le spine degli alleati

Dogali (Udc): «Un Mascia bis? Forse, ma va ricontrattato»

PESCARA. Albore Mascia candidato a sindaco alle elezioni dell’anno prossimo? Tutto dipende da come andranno a finire le trattative con i partiti alleati. L’Udc non dice no a priori, ma lega un...

PESCARA. Albore Mascia candidato a sindaco alle elezioni dell’anno prossimo? Tutto dipende da come andranno a finire le trattative con i partiti alleati. L’Udc non dice no a priori, ma lega un eventuale via libera ad alcune condizioni.

«Bisogna innanzitutto affrontare la questione delle alleanze alle prossime elezioni regionali», avverte il capogruppo dei centristi Vincenzo Dogali, «quello sarà il vero spartiacque, ma c’è anche da considerare la festa nazionale dell’Udc che si terrà il 13-15 settembre a Chianciano». Lì, si porranno le basi per accordi politici futuri. In pratica, l’Udc dovrebbe decidere se andare con il centrosinistra o schierarsi ancora una volta con il centrodestra.

Poi ci sono i nodi locali da sciogliere. «Non abbiamo ancora affrontato il problema del candidato sindaco a Pescara», fa presente Dogali, «lo faremo, probabilmente, al congresso». «Quello che posso dire», aggiunge, «è che un eventuale ricandidatura di Mascia andrà rinegoziata, perché l’accordo che abbiamo fatto quattro anni fa per il nostro ingresso nella maggioranza scade alla fine di questa consiliatura l’anno prossimo, o addirittura prima se la giunta Mascia dovesse cadere».

E l’Udc non dà affatto garanzie sulla conclusione naturale di questa consiliatura che dovrebbe terminare nella primavera dell’anno prossimo. Sul futuro dell’amministrazione continuano ad addensarsi nuvole nere cariche di pioggia.

Ieri, l’Udc ha riunito il gruppo consiliare e il commissario provinciale del partito Enzo Di Vittorio per decidere il comportamento da tenere nella seduta del consiglio comunale di questa mattina, con all’ordine del giorno anche il salvataggio di Pescara parcheggi e il recepimento delle norme sul Decreto sviluppo in materia urbanistica. Dogali, ieri, ha ribadito che i centristi continueranno a dare battaglia su tutti i progetti che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare e che non sono contemplati nel programma di governo. In particolare, la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, fortemente osteggiata dall’Udc, la duna e il tunnel sulla riviera di Porta Nuova e la riqualificazione delle aree di risulta. Proprio qualche giorno fa il consigliere dell’Udc Licio Di Biase ha minacciato di raccogliere le firme per far sciogliere il consiglio comunale, se l’amministrazione comunale dovesse continuare a portare avanti il progetto delle aree di risulta in cui è prevista anche una torre con ristorante e uffici.

La posizione di Di Biase, tuttavia, non sembra condivisa da tutto il gruppo consiliare. «Di Biase ha parlato a titolo personale», assicura Dogali.(a.ben.)

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