ABRUZZO

Domenica al mare, risolto il caso bagnini

Gli stabilimenti balneari richiamano i ragazzi dell'assistenza bagnanti, la stagione può essere allungata fino al 26 novembre ma bisogna portarsi ombrelloni e lettini da casa

PESCARA. Settembre regala un altro fine settimana di mare e secondo quanto disposto dall’ordinanza regionale del dipartimento del Demanio che disciplina le attività sulle spiagge abruzzese, tempo permettendo, la stagione balneare si può allungare fino al 26 novembre. Lo conferma Riccardo Padovano del Sib (Sindacato balneatori) di Confcommercio: «Chi vuole e se il meteo lo consente, può andare al mare fino al 26 novembre, ma negli stabilimenti restano aperte solo le attività commerciali, bar, ristoranti, pizzerie, giochi».

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Chi va in spiaggia per fare elioterapia, dunque, «deve portarsi ombrellone e sdraio. Tutti gli altri servizi della ristorazione, toilette, giochi e campetti, sono messi a disposizione dell’utenza da parte dei lidi che restano aperti». Invece sta per chiudersi la stagione balneare con gli ombrelloni in affitto, «perché i balneatori, non tutti, stanno già smobilitando le spiagge» ricorda Padovano.

Nel frattempo però, per questo weekend si è risolto il nodo dei bagnini col contratto scaduto il 3 settembre. Padovano: «Abbiamo chiarito quel buco normativo che non consentiva agli stabilimenti balneari di disporre del servizio di salvamento fino a questa domenica (oggi ndc) essendo scaduta la contrattualità il 3 settembre». Dopo quella data i bagnini hanno lasciato le postazioni, come da contratto. Ma nel frattempo, la Capitaneria di porto aveva emanato un'ordinanza che obbligava gli stabilimenti ad avere il salvataggio fino a domenica. E i titolari dei lidi hanno dovuto organizzarsi in emergenza, richiamando i ragazzi.

Che cosa accadrà dopo il 26 novembre, lo spiega l'ordinanza regionale della balneazione: «Durante il periodo invernale, dal 27 novembre 2023 al 5 marzo 2024, agli stabilimenti balneari è consentito effettuare il cosiddetto “Mare d’inverno”, ovvero effettuare l’apertura al pubblico ai fini sanitari ed elioterapici, previa comunicazione all’ufficio demanio marittimo comunale competente, con la prescrizione dell’utilizzazione della superficie massima di 1.000 metri quadrati dell’area in concessione». (c.co.)