Dragaggio, il Pd chiede certezze sul collegamento con la Croazia
Il capogruppo Di Pietrantonio: «Vogliamo risposte vere sul dragaggio altrimenti sarà persa un’altra estate turistica»
PESCARA. Il porto improduttivo, l’attesa spasmodica del dragaggio e il rischio di un’altra estate senza il collegamento navale con la Croazia. I tre argomenti sono stati sviscerati, ieri nella tarda mattinata, da Moreno Di Pietrantonio, capogruppo del Pd al Comune di Pescara, in una conferenza stampa tenuta presso il gazebo dei pescatori, al molo nord dello scalo marittimo.
«Il 2012 è stato senza dubbio per la città di Pescara l'anno peggiore, con la vergognosa chiusura del porto e il conseguente blocco di tutte le attività lavorative ed economiche, con perdita di posti di lavoro e danni per decine e decine di milioni di euro», ha detto Di Pietrantonio. «Tutto questo rappresenta sicuramente il fallimento della classe politica che governa la nostra città. Ora anche le feste sono finite, ma il problema dragaggio resta. La gara d'appalto per i lavori di dragaggio del porto si è conclusa il 28 novembre scorso, con l'aggiudicazione dei lavori alla ditta Sidra di Roma, per un importo al ribasso di 10.140.000 euro per 200.000 metri cubi di materiale da rimuovere. La consegna dei lavori non è ancora avvenuta da parte del Provveditorato alle opere pubbliche, stazione appaltante diretta da Donato Carlea, alla ditta che ha vinto la gara. Chiediamo, insieme alla marineria e a tutti gli operatori commerciali del porto di Pescara, di conoscere i motivi di tale ritardo, considerando il grave stato di emergenza che da più di un anno il porto e tutti coloro che vi lavorano stanno vivendo e sopportando. Chiediamo al sindaco e al presidente della Regione di intervenire immediatamente affinché si acceleri la procedura burocratica di consegna dei lavori e si avvii , finalmente, il dragaggio da effettuare negli 85 giorni previsti dal bando di gara. C'è bisogno di sapere con certezza la data di inizio e fine dei lavori per poter programmare il futuro del nostro scalo».
Di Pietrantonio, ex assessore al Turismo, ha chiesto anche «all'amministrazione comunale di attivarsi presso le compagnie navali per programmare il ripristino dei collegamenti con l'altra sponda dell'Adriatico. Questo lavoro va fatto con urgenza per avere qualche possibilità che nella prossima estate ci sia una nave che colleghi di nuovo Pescara e l'Abruzzo con la Croazia. Inoltre, noi del Pd auspichiamo che venga attivato un programma a livello regionale e nazionale di intervento ordinario per il porto di Pescara , insieme agli altri porti d'Abruzzo, prevedendo fondi e tipologie di intervento affinché non si ripeta più l'assurda chiusura a cui stiamo assistendo».(m.c.)
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