Farindola, ex dipendenti dell'Hotel Rigopiano fanno nascere una coop
I lavoratori del resort scampati alla valanga aprono una società per gestire alberghi e ristoranti chiusi: «Così torniamo a vivere»
FARINDOLA. Un sorriso, un aperitivo ed una coop che finalmente prende forma. È nata così, lo scorso 25 maggio, a Farindola, la cooperativa di produzione lavoro «Turismo terre vestine». Vi lavoreranno tutti gli ex dipendenti del resort Rigopiano scampati alla valanga che lo scorso 18 gennaio ha distrutto l'hotel e tolto la vita a 29 persone. Sono 7 i ragazzi ex lavoratori dell'hotel Rigopiano impegnati nel nuovo progetto. Una coop nata per dare un'opportunità di lavoro vero e concreto. La coop si occuperà soprattutto di gestire strutture turistiche - alberghi, ristoranti - chiusi o in difficoltà nel territorio vestino. Farindola sicuramente sarà il fulcro della loro attività, ma le attività potranno estendersi nei centri dell'intero comprensorio pedemontano vestino.
«Siamo all'inizio di una nuova avventura dopo aver perso amici, colleghi, e un posto di lavoro che dava da vivere alle nostre famiglie», ha spiegato Gianni Nebbioso, 39enne ex cameriere del resort Rigopiano e oggi lavoratore della nuova coop Turismo terre vestine, «c'è molta gente contenta che finalmente si sta muovendo qualcosa nel nostro paese. A Farindola senza l'hotel Rigopiano abbiamo perso un indotto importante. Viviamo in una realtà dura, sempre più difficile, ma alla quale siamo molto legati. Riuscire a lavorare nel posto che si ama è un valore troppo importante. Vogliamo lavorare per noi e per il nostro paese». Partner e sostenitore del progetto il tour operator pennese Wolftour, azienda tutor e socio sovventore della cooperativa. «Si sta lavorando già con una storica struttura di Farindola, chiusa da qualche tempo», ha fatto presente il direttore di Wolftour Antonio Stroveglia, «l'intenzione è di ripartire il prima possibile. La coop Turismo terre vestine è a tutti gli effetti una start up. Come Wolftour abbiamo seguito e continueremo a seguire questo progetto con motivazione e convinzione in quanto rientra negli scopi statutari della nostra società, quello di migliorare la qualità della vita delle persone. Grazie a questa cooperativa ci sarà un'opportunità di lavoro importante per questi ragazzi e tutto ciò permetterà loro di vivere meglio e di rendere il territorio vestino più appetibile per turisti e cittadini». La speranza è che l'iniziativa della coop Terre vestine, oltre che un bel segnale, funga da motivazione per tutti coloro che hanno attività nell'area vestina e non intendono mollare dopo le difficoltà patite nell'ultimo inverno. Il terremoto, la valanga di Rigopiano, e la violenta nevicata di gennaio hanno messo in crisi tantissimi operatori commerciali ed economici del comprensorio vestino. In particolare, aziende agricole, ristoranti, b&b.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Siamo all'inizio di una nuova avventura dopo aver perso amici, colleghi, e un posto di lavoro che dava da vivere alle nostre famiglie», ha spiegato Gianni Nebbioso, 39enne ex cameriere del resort Rigopiano e oggi lavoratore della nuova coop Turismo terre vestine, «c'è molta gente contenta che finalmente si sta muovendo qualcosa nel nostro paese. A Farindola senza l'hotel Rigopiano abbiamo perso un indotto importante. Viviamo in una realtà dura, sempre più difficile, ma alla quale siamo molto legati. Riuscire a lavorare nel posto che si ama è un valore troppo importante. Vogliamo lavorare per noi e per il nostro paese». Partner e sostenitore del progetto il tour operator pennese Wolftour, azienda tutor e socio sovventore della cooperativa. «Si sta lavorando già con una storica struttura di Farindola, chiusa da qualche tempo», ha fatto presente il direttore di Wolftour Antonio Stroveglia, «l'intenzione è di ripartire il prima possibile. La coop Turismo terre vestine è a tutti gli effetti una start up. Come Wolftour abbiamo seguito e continueremo a seguire questo progetto con motivazione e convinzione in quanto rientra negli scopi statutari della nostra società, quello di migliorare la qualità della vita delle persone. Grazie a questa cooperativa ci sarà un'opportunità di lavoro importante per questi ragazzi e tutto ciò permetterà loro di vivere meglio e di rendere il territorio vestino più appetibile per turisti e cittadini». La speranza è che l'iniziativa della coop Terre vestine, oltre che un bel segnale, funga da motivazione per tutti coloro che hanno attività nell'area vestina e non intendono mollare dopo le difficoltà patite nell'ultimo inverno. Il terremoto, la valanga di Rigopiano, e la violenta nevicata di gennaio hanno messo in crisi tantissimi operatori commerciali ed economici del comprensorio vestino. In particolare, aziende agricole, ristoranti, b&b.
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