Ferragosto, boom di prenotazioni Hotel pieni e spiagge al completo

11 Agosto 2020

Nell’estate del Covid i clienti arrivano da Sulmona, Avezzano e dalle altre località interne della regione Reggono ristoranti e settore balneare. Ma le spese nei negozi sono ai minimi storici nonostante i saldi

PESCARA. Nell’estate del Covid e in piena settimana di Ferragosto, Pescara riscopre il turismo di prossimità. Smaltito il timore di un nuovo lockdown e incassata a malincuore anche l’assenza degli stranieri, i titolari di alberghi, stabilimenti, ristoranti, bar e altre attività commerciali stanno registrando in questi giorni un movimento insolito, proveniente dall’Abruzzo interno che mai prima d’ora si era affacciato in massa sulla costa adriatica.
Famiglie di Sulmona, Avezzano o Castel di Sangro che scelgono le spiagge della riviera pescarese, bambini a passeggio nei parchi, gruppi di giovani che si concentrano nelle aree della movida dall’aperitivo fino a tarda sera, coppie che affollano i ristoranti in cerca di pesce fresco, pizza e arrosticini di qualità. Sono pochi a dirlo ad alta voce: nonostante le preoccupazioni per i contagi in risalita e le restrizioni in atto, le presenze nelle strutture ricettive in questi giorni centrali dell’estate sono vicine ai livelli pre emergenziali dello scorso anno, mentre per molti stabilimenti della riviera di Pescara e Montesilvano addirittura si registra un aumento rispetto allo stesso periodo del 2019. La nota dolente riguarda però la crisi dei consumi, trainata da una pandemia che ha stravolto come uno tsunami le abitudini dei cittadini. I primi timidi segnali di ripresa, infatti, cozzano un po’ dappertutto con la diminuzione delle vendite al dettaglio, mai così basse nonostante la stagione dei saldi.
«C’è ancora una grande timidezza nell’acquisto dei prodotti», sottolinea Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti, «una resistenza che per il momento è confermata anche dai saldi di agosto, finora molto deboli nonostante lo spostamento in avanti degli sconti sia stato richiesto dagli stessi commercianti. La gente esce, passeggia, ma giusto per una passeggiata. Se i ristoratori e la balneazione stanno reggendo, il bilancio per il commercio è invece negativo: che c’è tanto movimento in giro, ma si spende poco». «Sì, il movimento c’è», dice Carlo Miccoli, titolare dello storico bar Excelsior in centro e presidente dell’Associazione provinciale bar aderente alla Fipe/Confcommercio, «ma si concentra nel fine settimana. Negli altri giorni c’è chi viene per la colazione, il caffè o l’aperitivo, ma complessivamente gli incassi sono la metà rispetto allo scorso anno e le spese delle utenze restano alte. Lavoriamo con i clienti della Puglia, di Napoli o di Roma. Gli stranieri non sono venuti per niente, fatta eccezione per qualche francese. Per fortuna il Comune ci ha concesso gli spazi all’aperto che hanno compensato le limitazioni interne, senza la possibilità di ampliarsi fuori molte attività avrebbero chiuso».
Positivo, ma limitatamente a queste due settimane centrali di agosto, dal 10 al 23, il bilancio per gli albergatori e per i balneatori. «Le presenze», evidenzia Emilio Schirato, presidente di Federalberghi, «per questo periodo sono quasi allineate ai valori anno scorso. Il bonus vacanza sta funzionando e quasi tutte le strutture lo accettano. Ma questo non vuol dire che siamo usciti indenni dalla crisi, perché fino al 25 agosto siamo abbastanza pieni, ma dopo c’è il vuoto. La diminuzione dei turisti stranieri, passati dal 20-25% del 2019 al 5% del 2020, è compensata dagli italiani in vacanza». Come rileva invece Riccardo Padovano (presidente del Sib Confcommercio), tanti abruzzesi che un tempo prediligevano le spiagge del Tirreno stanno riscoprendo la costa pescarese. «Stiamo avendo ottimi risultati», sottolinea, «soprattutto nei weekend di bel tempo. Tanti bagnanti arrivano da Sulmona, Avezzano e Castel di Sangro, altri da Roccasecca e Balsorano. I parcheggi per il mare sono pieni, tanto sulla Strada parco quanto all’ex Enaip o a Porta Nuova. Il turismo di prossimità ad agosto, rispetto ai numeri bassi di giugno e luglio, ha ridato la carica alle attività turistiche e produttive. Sono certo che, se il clima dovesse rimanere bello, concluderemo il mese di agosto con numeri più alti rispetto allo stesso periodo del 2019. I titolari degli stabilimenti devono approfittare di questo momento per programmare la prossima stagione all’insegna della valorizzazione del turismo di prossimità».
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