Giovane madre muore davanti alla figlia
Astrid Petrella, 34 anni, di Pescara, stroncata da un infarto. Inutile l’allarme lanciato dalla piccola ai vicini. Sei mesi fa il lutto per Veronica
PESCARA. Pescara e Montesilvano piangono la morte di Astrid Petrella, la mamma di 34 anni stroncata da un infarto domenica pomeriggio, davanti alla sua bambina di sette anni. La donna si trovava nella sua abitazione di Montesilvano, a Villa Carmine, dove aveva appena fatto la doccia alla figlia e stava andando ad asciugarle i capelli quando, nel tragitto tra il bagno e la camera, ha accusato un malore e si è accasciata a terra.
Ad assistere alla scena la sua bambina che ha raccontato di averla sentita urlare e poi cadere senza più riprendersi. La piccola, terrorizzata, dapprima ha cercato di “svegliare” la mamma, chiamandola e provando ad aprirle gli occhi, e poi è corsa a chiedere l’aiuto di un vicino di casa. Immediato l’arrivo dell'ambulanza del 118, ma per Astrid ormai non c’era più nulla da fare. L’autopsia, eseguita ieri mattina, ha confermato i sospetti iniziali, ossia che a spezzare per sempre il sorriso di questa giovane mamma è stato un infarto.
Una sorte tragica, con la quale la famiglia Petrella aveva già dovuto fare i conti circa vent’anni fa, quando a morire improvvisamente era stato il primogenito dei sette figli, deceduto a 40 anni in un supermercato, anche lui davanti agli occhi del figlio. La perdita del fratello, arrivata all’improvviso per Astrid che, essendo la più piccola, era appena un’adolescente, aveva cambiato la sua vita spingendola a sottoporsi a controlli costanti, soprattutto nel periodo della gravidanza e in vista del taglio cesareo. Ma nessuna visita aveva mai messo in luce alcun problema fisico e alcuna anomalia nel suo cuore che domenica, però, ha improvvisamente smesso di battere gettando nello sconforto parenti e amici.
A cominciare dalla mamma Anna, dal fratello Emilio, dalle sorelle Maria, Elisabetta, Bernadette e Vanessa, e dal marito Luigi Marroncelli, il giovane montesilvanese che Astrid aveva sposato nove anni fa, quando si era trasferita sulla via Vestina, e che domenica ha appreso la tragica notizia telefonicamente. L’uomo, infatti, lavora in una ditta in Slovenia ed è costretto a stare lunghi periodi fuori casa. A prendersi cura della bambina era dunque la mamma che attualmente era in cerca di una nuova occupazione, dopo aver lavorato a lungo nel settore della ristorazione.
Cresciuta in via dei Peligni a Pescara, Astrid aveva infatti frequentato l’istituto Alberghiero e, dopo il diploma, aveva lavorato in diversi ristoranti della città adriatica. Per circa dieci anni, la donna aveva trovato occupazione anche dietro al bancone del Mc Donald’s, prima a Montesilvano e poi all’interno dell’Auchan di San Giovanni Teatino. Qualche anno fa, poi, la 34enne aveva lasciato la catena di fast food per andare ad aiutare una delle quattro sorelle che aveva aperto un locale lungo la strada parco. Alla chiusura dell’attività, circa un anno fa, Astrid era così rimasta senza lavoro e si occupava a tempo pieno di sua figlia, con la quale trascorreva molto tempo insieme, da sole in casa. Ma come raccontano gli amici, Astrid era comunque alla ricerca di un’occupazione e proprio nelle scorse settimane aveva chiesto informazioni sull’apertura di un nuovo ristorante a San Giovanni Teatino. Non poteva sapere, Astrid, che per lei non ci sarebbe stato più tempo per trovare un nuovo lavoro, per festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno, il prossimo 29 novembre, e per crescere quella bambina che lei amava con tutta se stessa e che ha provato a “svegliarla” in ogni modo prima di andare a chiedere aiuto ai vicini.
Ieri un lungo via vai di amici e parenti ha affollato la casa funeraria Mambella di Montesilvano dove, dopo la restituzione della salma alla famiglia, è stata allestita la camera ardente in attesa dei funerali in programma oggi alle 16 nella Chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo di Montesilvano.
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