Veronica Costantini

MONTESILVANO

Giovane mamma morta in ospedale, chiesti 5 milioni di risarcimento

Secondo l'accusa il decesso di Veronica Costantini fu causato da una diagnosi sbagliata. Indagati tre medici della Asl di Pescara

MONTESILVANO. Sfiora i cinque milioni di euro la richiesta di risarcimento danni avanzata dai familiari di Veronica Costantini, la giovane madre di due figli, di Montesilvano. La donna, 33 anni, morì in ospedale per una diagnosi sbagliata, stando almeno a quanto scrive il pm Andrea Papalia nella sua richiesta di rinvio a giudizio con la quale vuole il processo per tre medici dell’ospedale civile di Pescara accusati di omicidio colposo: il dirigente medico di malattie infettive, Giulio Colella («per non aver diagnosti-cato tempestivamente la pato-logia di encefalite su base infettiva»), il dirigente medico del servizio psichiatrico, Annamaria Pace, e il responsabile dello stesso servizio, Antonio D’Incecco. 

La povera Veronica morì a soli 33 anni per un edema cerebrale massivo provocato da una encefalite derivante da un herpes. Una patologia sicuramente grave, ma che se affrontata con le giuste cure avrebbe potuto salvare la vita a quella giovane madre e moglie.

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