ABRUZZO
Giunta regionale: ecco i nuovi assessori decisi nel summit a Roma / VIDEO E DIRETTA STREAMING
La Sanità alla leghista Verì, l’Agricoltura a Imprudente e il Bilancio a Liris. Per Chieti entra Campitelli, l’esterno è Fioretti, Febbo alle Attività produttive
L’AQUILA. Le decisioni sono state prese in Abruzzo ma ratificate ieri notte a Roma. Nomi e deleghe infatti sono stati stabiliti al termine di un doppio incontro di Lega e Forza Italia nella capitale tra Giuseppe Bellachioma e Matteo Salvini, il primo; e tra Nazario Pagano e i tre consiglieri azzurri il secondo. Rosa e compiti sono i seguenti.
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LEGA: assessori Emanuele Imprudente (agricoltura, caccia, riserve e montagne, sistema idrico e ambiente), Nicola Campitelli (urbanistica e territorio), Nicoletta Verì (sanità e servizi sociali) e il teramano Piero Fioretti come esterno (lavoro, formazione e scuola). Imprudente è anche vicepresidente di giunta. Il grande escluso è Pietro Quaresimale, il più votato nel centrodestra in provincia di Teramo.
FORZA ITALIA: assessore Mauro Febbo (Attività produttive e turismo), sottosegretario di giunta Umberto D'Annuntiis (Infrastrutture, Trasporti e Lavori pubblici) e presidenza del Consiglio a Lorenzo Sospiri.
FRATELLI D'ITALIA: assessore Guido Quintino Liris (Bilancio). Marsilio tiene per sé le deleghe impegnative alla Ricostruzione, alla Protezione civile e alle Politiche europee.
Sempre in base a questa rosa di nomi, e grazie al meccanismo della surroga, cioè dei consiglieri supplenti che permettono agli assessori di liberarsi dell'impegno in consiglio regionale, i primi dei non eletti che dovrebbero entrare sono i leghisti Antonietta La Porta per L’Aquila, Luca De Renziis per Pescara e Fabrizio Montepara (sindaco di Orsogna) per Chieti. Infine per Fratelli d'Italia il consigliere supplente sarà Mario Quaglieri, ex sindaco di Trasacco.
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Ma l’annuncio di Marsilio di voler portare a 8 il numero degli assessori in giunta, che ora è fermo a sei, scatena la reazione dell’opposizione. «La prima cosa che fa un nuovo presidente di Regione? Invece di pensare ad aumentare i posti di lavoro pensa ad aumentare le poltrone degli assessori, con conseguenti segreterie, auto blu e costi della politica», afferma il deputato abruzzese dei Dem, Camillo D’Alessandro, che sferra il suo attacco politico: «Forse così funzionava nella Roma di Alemanno, non certo in Abruzzo. Mi ricordo», continua D’Alessandro, «le critiche del centrodestra sulla istituzione della figura del sottosegretario. Ora, non solo non aboliscono la figura che hanno criticato, ma annunciano addirittura l'aumento del numero degli assessori. Non c'è alcuna motivazione, se non la predatoria spartizione iniziata addirittura prima dell'inizio della legislatura». (l.c.)
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