Gli esercenti minacciano un risarcimento danni di cinque milioni

Una richiesta di risarcimento danni da 5 milioni di euro e l'impugnazione del provvedimento al Tar, con contestuale richiesta di sospensiva. Stanno pensando a questo gli esercenti di piazza Muzii,...

Una richiesta di risarcimento danni da 5 milioni di euro e l'impugnazione del provvedimento al Tar, con contestuale richiesta di sospensiva. Stanno pensando a questo gli esercenti di piazza Muzii, dopo che mercoledì il consiglio comunale ha approvato il piano di risanamento acustico della zona della movida. Poiché del documento non è stata votata l'immediata eseguibilità, c’è ancora tempo per la sua entrata in funzione. Tempo che i gestori dei locali del distretto utilizzeranno per preparare la loro offensiva. «Il piano di risanamento dovrà essere sottoposto a un iter di passaggi in altri enti, tra cui la Regione», spiega l’avvocato degli esercenti, Andrea Lucchi. «Una volta chiuso il cerchio, se non verranno apportate delle modifiche, allora verrà impugnato al Tar, perché così com'è è inaccettabile e anticipa nuove restrizioni. Ci sono diversi punti che a nostro avviso vanno sottoposti all'attenzione della magistratura».
Il riferimento è all'installazione di centraline per le misurazioni «che non possono essere a carico delle attività perché hanno un costo rilevante, o gli impianti semaforici acustici in caso di superamento dei livelli di soglia, che creerebbero uno scenario distopico che certamente non incoraggerebbe a venire in quella zona. Nel piano si parla anche di individuare altre aree in città dove trasferire la movida, come se i locali si potessero spostare con uno schiocco di dita». (m.pa.)