Gli otto assessori di Cordoma, oggi le nomine
Tre vanno a Forza Italia: uno sarà Gervasi. L’Udc mette in campo Passerini
MONTESILVANO. La giunta è fatta. Con una riunione fiume, cominciata alle 10 e dichiarata conclusa attorno alle 15, è stato trovato l’accordo su Montesilvano: decisi i nomi, distribuite le deleghe. Restano le ultime limature, a partire dalla scelta delle competenze da assegnare all’assessore della Dc. Il sindaco Pasquale Cordoma nominerà oggi la giunta che sarà composta, come annunciato, da otto assessori. Confermato il numero degli assessori, risulta diversa dalle previsioni iniziali la ripartizione delle responsabilità tra i singoli partiti. Dopo un braccio di ferro che ha rischiato di fare impantanare il centrodestra, Forza Italia è riuscita a conquistare la terza poltrona. La delegazione azzurra sarà composta da Ernesto De Vincentiis, che sarà anche vice sindaco, Claudio Daventura e, con ogni probabilità, da Vittorio Gervasi, genero di Raffaele Di Giovanni. È lo stesso sindaco a confermarlo: «Forza Italia avrà tre assessori: due sono consiglieri, ma siccome tutti gli altri consiglieri interpellati hanno rifiutato, il terzo sarà esterno e potrebbe essere Gervasi. Aspetto la designazione del partito».
È toccato all’Udc, dunque, ridurre le proprie pretese e accettare un solo assessorato, che andrà al medico Gennaro Passerini, legato a Carlo Masci, oltre che la presidenza del consiglio, carica istituzionale che andrà a Valter Cozzi, considerato il candidato ideale per la capacità di dialogo. La diminuzione numerica all’unico rappresentante Udc sarà compensata con il peso delle deleghe, che saranno importanti. Nessuna sorpresa da Alleanza nazionale, che fin dall’inizio aveva indicato Carlo Tereo de Landerset e Ferdinando Di Giacomo, così come da Libero, che avrà in giunta il coordinatore Corrado Carbani e la Dc per le Autonomie, che ha designato Antonio Domani. Moderatamente soddisfatto il sindaco: «Tutto è perfettibile, per natura non sono mai del tutto contento» dice al termine dell’incontro. A tutti manda un segnale chiaro: «Dovranno trottare, perché se alla scadenza delle verifiche, che potranno essere anche semestrali, qualcuno non avrò portato a termine il proprio lavoro, se ne andrà a casa. Non sopporterò immobilismi».
Al centro della riflessione di queste ultime ore l’assegnazione dell’assessorato alla Sanità, che Cordoma, medico, vorrebbe mettere nelle mani competenti di un collega. Resta fuori, per il momento l’Italia dei valori, che il sindaco non fa mistero di voler premiare per il suo appoggio al secondo turno: «Non escludo che possa avere un assessore a breve termine, se le condizioni finanziarie lo consentiranno». Resta a bocca asciutta l’ex candidato sindaco Leo Brocchi, che aveva rivendicato la presidenza del consiglio, ma che potrebbe ora aspirare a una carica in uno degli enti strumentali del Comune.
È toccato all’Udc, dunque, ridurre le proprie pretese e accettare un solo assessorato, che andrà al medico Gennaro Passerini, legato a Carlo Masci, oltre che la presidenza del consiglio, carica istituzionale che andrà a Valter Cozzi, considerato il candidato ideale per la capacità di dialogo. La diminuzione numerica all’unico rappresentante Udc sarà compensata con il peso delle deleghe, che saranno importanti. Nessuna sorpresa da Alleanza nazionale, che fin dall’inizio aveva indicato Carlo Tereo de Landerset e Ferdinando Di Giacomo, così come da Libero, che avrà in giunta il coordinatore Corrado Carbani e la Dc per le Autonomie, che ha designato Antonio Domani. Moderatamente soddisfatto il sindaco: «Tutto è perfettibile, per natura non sono mai del tutto contento» dice al termine dell’incontro. A tutti manda un segnale chiaro: «Dovranno trottare, perché se alla scadenza delle verifiche, che potranno essere anche semestrali, qualcuno non avrò portato a termine il proprio lavoro, se ne andrà a casa. Non sopporterò immobilismi».
Al centro della riflessione di queste ultime ore l’assegnazione dell’assessorato alla Sanità, che Cordoma, medico, vorrebbe mettere nelle mani competenti di un collega. Resta fuori, per il momento l’Italia dei valori, che il sindaco non fa mistero di voler premiare per il suo appoggio al secondo turno: «Non escludo che possa avere un assessore a breve termine, se le condizioni finanziarie lo consentiranno». Resta a bocca asciutta l’ex candidato sindaco Leo Brocchi, che aveva rivendicato la presidenza del consiglio, ma che potrebbe ora aspirare a una carica in uno degli enti strumentali del Comune.