presentato un altro esposto
I 5 Stelle: «La magistratura indaghi sull’inquinamento»
PESCARA. A 24 ore dall’esposto presentato dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Armando Foschi, ecco arrivare un’altra segnalazione in procura. È quella presentata ieri dai parlamentari,...
PESCARA. A 24 ore dall’esposto presentato dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Armando Foschi, ecco arrivare un’altra segnalazione in procura. È quella presentata ieri dai parlamentari, consiglieri regionali e comunali del Movimento 5 Stelle.
«Nell’esposto vengono posti alcuni quesiti alla magistratura», ha spiegato il deputato Gianluca Vacca. «Nonostante le rassicurazioni del Comune, secondo il quale tutto andrebbe bene e nonostante i silenzi della Regione, che ha la competenza principale, per quanto riguarda la balneabilità delle acque», ha affermato Vacca, «i dati e le cronache fotografano una situazione disastrosa, almeno per il primo tratto della costa nord. Sono state 13 su 20 le rilevazioni negative in via Balilla: costa non balneabile fino al 15 luglio, ma analisi sfavorevoli anche il 21 e 29 luglio». I 5 Stelle chiedono, quindi, se gli enti preposti alla salvaguardia della salute pubblica, ossia Regione e Comune, abbiano agito correttamente, considerando anche il fatto che, il 19 giugno scorso, il divieto sarebbe stato rimosso in occasione dello svolgimenti di Ironman. I grillini chiedono, inoltre, «se non sia il caso di avviare dei monitoraggi sanitari in presenza di continui superamenti dei limiti e dei casi così frequenti d’infezioni tra i bagnanti, soprattutto più piccoli». Domande che, probabilmente, verranno poste anche domani mattina durante la commissione Ambiente, presieduta da Fabrizio Perfetto, cui sono stati invitati, oltre ai responsabili di Aca e Arta, il sindaco Marco Alessandrini e il primario del reparto di Infettivologia dell’ospedale civile Giustino Parruti.
Ieri, intanto, un primo dibattito, piuttosto acceso, si è svolto durante i lavori della commissione Vigilanza, presieduta da Carlo Masci, cui ha preso parte il direttore Arta Giovanni Damiani. La consigliera del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini ha lanciato l’idea di un risarcimento da richiedere all’Aca per i danni causati dalla rottura della condotta di via Raiale. Proposta che ha trovato d’accordo anche il consigliere del gruppo misto Riccardo Padovano.
Il capogruppo del Pd Marco Presutti, invece, è tornato sulla polemica dei mancati divieti di balneazione nei tratti risultati inquinati. «Il 28 luglio c’è stata la rottura della condotta e il 29 l’Arta ha effettuato le analisi, rese note solo il 31 luglio», ha osservato, «il primo agosto sono state fatte nuove analisi e il 3 agosto l’Arta ha comunicato l’esito favorevole. Credo che si stia facendo una grande speculazione sulla vicenda. I problemi di inquinamento ci sono sempre stati».
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