I permessi per la sosta in centro ora diventano a pagamento
Il Comune istituisce una mini tassa di 5 euro per i tagliandi, in passato gratis, riservati ai residenti di Ztl Ma chi richiede un contrassegno provvisorio dovrà versare anche 16 euro per la marca da bollo
«Se vuole rinnovare il permesso, deve pagare 5 euro». È ciò che i cittadini si sentono rispondere in questi giorni, quando si recano al Comune o al comando della polizia municipale per rinnovare i contrassegni per il transito e la sosta gratuita nelle Zone a traffico limitato. Le vecchie autorizzazioni resteranno valide sino al prossimo 30 giugno ed è già cominciata la corsa al rinnovo.
I permessi da cambiare sono all’incirca 4mila, ma sono diversi rispetto a quelli degli anni scorsi. I contrassegni che vengono rilasciati adesso hanno una sorta di filigrana per evitare, come accadeva in passato, la duplicazione o la contraffazione.
Le spese per il Comune sono quindi aumentate ed è per questo che ora si richiede agli interessati una sorta di rimborso. «Si tratta di un rimborso spese da parte di ogni richiedente pari a 5 euro», spiega il vice sindaco e assessore al traffico Enzo Del Vecchio, «una piccola somma che contempla le spese sostenute per la stampa dei contrassegni e per la realizzazione degli ologrammi anti-contraffazione da applicare sugli stessi». Il Comune, grazie a questa operazione, prevede di incassare circa 20mila euro, di cui 10mila con il rilascio dei contrassegni per la sosta da parte dell’Ufficio relazioni con il pubblico dell’ente e altri 10mila per le autorizzazioni per le Ztl e le aree pedonali consegnate dalla polizia municipale.
Resta tuttavia il fatto che fino all’anno scorso i permessi realizzati con cartoncini di vari colori, a seconda delle Zone a traffico limitato, venivano rilasciati gratuitamente. Ora viene applicata questa sorta di mini tassa che, forse, i residenti non avevano previsto. In compenso, non dovrà essere pagata la marca da bollo da 16 euro, inizialmente prevista. In proposito, il 12 marzo scorso il responsabile del Servizio sicurezza stradale della polizia municipale, il maggiore Matteo Silvestris, ha fatto presente al vice sindaco che alcuni cittadini avevano contestato l’applicazione della marca da bollo sulla richiesta dei contrassegni Ztl e ha richiesto, quindi, indicazioni in proposito. L’amministrazione ha fatto subito una verifica esaminando le norme in vigore e le scelte compiute dai Comuni italiani più importanti ed è emerso che i permessi non debbano essere assoggettati al pagamento dell’imposta di bollo.
Imposta che invece è dovuta in caso di richieste di contrassegni provvisori per il transito e la sosta nelle Ztl, cioè per un periodo limitato di tempo. Come ad esempio, le imprese che devono svolgere dei lavori all’interno delle Zone a traffico limitato.