Il bilancio promosso dai revisori
Il rendiconto in consiglio comunale, rischia un altro stop il progetto del cimitero
PESCARA. I revisori dei conti hanno promosso il bilancio dell’anno scorso. La conferma è arrivata proprio alla vigilia dell’esame, oggi in consiglio comunale, del documento contabile. All’ordine del giorno c’è anche il progetto, in variante al prg, per la realizzazione di nuovi loculi al cimitero di Colli Madonna. Ma fino a ieri sera la maggioranza non aveva ancora deciso se rinviare di nuovo o meno l’esame dell’apposita delibera, alla luce del documento dell’Autorità nazionale anticorruzione, reso noto la scorsa settimana, che ha bocciato ulteriori proroghe alla società Fidia, cui il Comune ha affidato la gestione del cimitero. È molto probabile che il progetto salti anche stavolta. Ma torniamo al bilancio.
«Si esprime parere favorevole», hanno scritto i revisori dei conti del Comune dopo aver esaminato il rendiconto 2014, «quanto al disavanzo di amministrazione di 50.219.246 euro, la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto di gestione dà atto che i provvedimenti di copertura sono ricompresi nell’approvato Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, il quale ne prevede l’applicazione in 28 quote annuali e altrettanti bilanci di previsione fino al 2042».
Polemico il consigliere di Forza Italia Eugenio Seccia. «Questo parere non poteva essere diverso», ha affermato, «visto che l’amministrazione Alessandrini, nascondendosi dietro un precedente parere del collegio dei revisori dei conti, ha chiesto di aderire alla procedura di predissesto per accedere al fondo di rotazione di ben 33 milioni di euro».
«In realtà», ha proseguito, «nascondendosi dietro il parere dei revisori, l’amministrazione in carica ha da un lato seguito il facile consiglio dei revisori ma ha di fatto ceduto sovranità alla norma montiana e soprattutto al governatore dell’Abruzzo che detterà le linee politiche amministrative del Comune di Pescara, visto che potrà spendere solo i soldi trasferiti dalla Regione in primis. Ricordiamo che, per accedere alla procedura, il Comune ha dovuto alzare le tasse locali al massimo, inserendo di fatto una patrimoniale e nel prossimo giugno i pescaresi saranno chiamati dal Comune a pagare la Tari, per 8 milioni; l’Imu, per 6 milioni; la Tasi, per 5,2 milioni».©RIPRODUZIONE RISERVATA