CATIGNANO. Un ragazzo sportivo, serio, intelligente, impegnato nella Pro loco. Così a Catignano descrivono M.F., il 27enne che domenica pomeriggio, invece di andare al campo di calcio dove la squadra del Catignano Vicoli lo aspettava per la partita di Seconda categoria contro il Real Montesilvano, è salito in macchina, davanti casa, è si è dato fuoco dopo essersi cosparso di benzina. 

A strapparlo alle fiamme è stata la mamma, ma questo non è bastato a evitare al ragazzo le gravi ustioni riportate al viso e al torace. Da domenica è ricoverato al Sant’Eugenio di Roma e le sue condizioni sono ritenute dai medici ancora molto gravi. 

Meno grave, ma sempre ricoverata per le ustioni alle mani, è la mamma del giovane che dall’ospedale di Pescara prega disperata per le sorti del figlio. A Roma, con lui, il padre, molto conosciuto a Catignano (come tutta la famiglia, stimata e benvoluta da tutti), anche per il suo impegno in politica. L’uomo, con la moglie, è intervenuto immediatamente per tentare di salvare il figlio e per mettere tutti in sicurezza: la macchina a fuoco aveva infatti un impianto a gas che se raggiunto dalle fiamme avrebbe potuto provocare una strage. La fortuna ha voluto anche che in quei frangenti di massimo pericolo, passasse una persona che a bordo del furgone aveva degli estintori utilizzati tempestivamente per fermare quell’incubo. 

Adesso la speranza di tutti è che il ragazzo, molto conosciuto, possa riprendersi al più presto. Da qualche tempo aveva ripreso a giocare a calcio e a lavorare, e a impegnarsi nuovamente nella Pro loco. Solo lo scorso anno, un altro dramma lo aveva visto protagonista e ancora una volta la vita l’aveva trattenuto a sé, dopo una caduta dal balcone da cui alla fine era riuscito a salvarsi.

Adesso tutti sperano che la vita gli possa regalare ancora un’altra possibilità. La speranza e le preghiere sono tutte per lui che domenica mattina aveva iniziato la giornata a pesca, con un amico.