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Il commissario vara il nuovo Prg

LORETO APRUTINO. Il Comune di Loreto Aprutino ha finalmente il suo nuovo piano regolatore generale. E’ stata approvata ieri mattina dal commissario prefettizio Paola Iaci la variante al Prg, uno...

LORETO APRUTINO. Il Comune di Loreto Aprutino ha finalmente il suo nuovo piano regolatore generale. E’ stata approvata ieri mattina dal commissario prefettizio Paola Iaci la variante al Prg, uno strumento di programmazione territoriale indispensabile per lo sviluppo socio economico del paese. Alla redazione del documento, prima che venisse sciolto il consiglio comunale a seguito delle dimissioni del sindaco Remo Giovannetti, ha lavorato per circa due anni, insieme ai tecnici, la commissione urbanistica municipale presieduta da Terenzio Chiavaroli e coordinata dall’assessore al ramo Domenico Donatelli che però, ancora prima della caduta dell’amministrazione, aveva riconsegnato la delega per dissidi interni alla stessa maggioranza di governo, lasciando a Chiavaroli e ai consiglieri il compito di concludere l’iter procedurale. La bozza si era quindi arenata negli uffici comunali riuscendo poi ad approdare nuovamente in conferenza dei servizi in autunno, ottenendone la definitiva convalida. Ieri, è stato il vice prefetto Paola Iaci, attualmente alla guida di Loreto, a licenziare l’atto molto atteso dalla popolazione, interpretando il ruolo che sarebbe spettato all’assise civica. «Tale risultato», commenta Gabriele Starinieri, ex presidente del consiglio comunale”, è stato raggiunto grazie all’impegno dell’assessore Donatelli, dei tecnici e dei consiglieri della commissione urbanistica che hanno esaminato attentamente le centinaia di osservazioni avanzate dai cittadini. L’augurio è che questo strumento sia l’occasione per il rilancio dell’economia locale, in particolare dell’artigianato». Per Chiavaroli invece, dopo l’uscita di scena di Donatelli, cruciali per arrivare al traguardo odierno sono stati gli ultimi otto mesi di lavoro. «Siamo riusciti», sottolinea Chiavaroli, «nonostante le continue battute d’arresto, a predisporre tutti gli atti propedeutici all’approvazione del Piano, male ha fatto Giovanetti a dimettersi ritardando ulteriormente questo momento».

Claudia Ficcaglia

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