Il Comune di Pescara pronto a ridurre la tassa per i rifiuti del 10 per cento
Allo studio per il nuovo bilancio un taglio alla Tari, arriveranno altri fondi per il sociale
PESCARA. Quest’anno, la tassa sui rifiuti costerà un po’ meno ai contribuenti. L’amministrazione comunale si prepara a ridurre le tariffe, in vista dell’approvazione del bilancio di previsione di quest’anno.
La notizia è trapelata martedì scorso, durante la riunione di maggioranza convocata per parlare del nuovo documento contabile dell’ente. L’assessore alle finanze Adelchi Sulpizio, durante l’incontro, ha anche promesso un aumento dei fondi per la cultura e il ripristino delle somme, tagliate l’anno scorso, al sociale. Insomma, dopo la manovra lacrime e sangue varata nel 2015 per poter avviare il lungo lavoro di risanamento dei conti in rosso dell’ente, ora arriva finalmente qualche buona notizia per i cittadini.
Si parla di un abbattimento delle tariffe Tari intorno al 10 per cento, ma i tecnici stanno ancora lavorando su questo fronte e, quindi, la percentuale di riduzione potrebbe cambiare. Quello che è certo è che ci sarà un abbassamento delle tariffe della tassa sui rifiuti e ciò consentirà ai contribuenti di poter risparmiare qualcosa.
Tariffe, tra l’altro, rimodulate proprio l’anno scorso, prima del varo del Piano di riequilibrio finanziario servito per ottenere dallo Stato un prestito a tasso zero di circa 33 milioni di euro. E proprio questo prestito, con cui l’amministrazione comunale ha potuto saldare i suoi debiti, consentirà di liberare risorse da destinare ad altri capitoli del bilancio. Uno di questi riguarda la Tari.
Se la riduzione delle tariffe dovesse essere effettivamente pari al 10 per cento, i contribuenti risparmierebbero in media 25 euro quest’anno. Ecco alcuni esempi. Un’abitazione di 90 metri quadrati, occupata da una famiglia di due persone, ha versato l’anno scorso per la Tari 223 euro. Quest’anno, dovrebbe pagare 200,7 euro, con un risparmio di 22,3 euro. Un’abitazione di 110 metri quadrati occupata da tre persone, l’anno scorso pagava 290 euro. Quest’anno dovrebbe scendere 261 euro, con un risparmio di 29 euro.
Sono comunque circa 60mila i contribuenti che devono pagare la Tari, ossia tutti quei cittadini che posseggono o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti. L’imposta viene corrisposta in base a una tariffa commisurata all’anno solare. Questa si compone di una parte fissa, determinata tenendo conto delle componenti del costo del servizio di igiene urbana; e di una parte variabile, che copre i costi del servizio rifiuti integrato, cioè raccolta, trasporto, trattamento, riciclo e smaltimento, ed è rapportata alla quantità di rifiuti presumibilmente prodotti.
Le scadenze per il pagamento verranno fissate in sede di approvazione del bilancio. Le rate dovrebbero essere tre con versamenti da effettuare, presumibilmente, entro il 16 marzo, il 16 maggio e il 16 ottobre. L’anno scorso, le scadenze erano state prorogate, in quanto molti contribuenti non avevano ricevuto a casa i bollettini per i versamenti.
Bisogna ricordare, in proposito, che anche quest’anno provvederà il Comune ad inviare a casa dei contribuenti i modelli F24 già precompilati per pagare la Tari.
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