Il cromatismo di Nespolo protagonista da Pentagono
PESCARA. Il forte cromatismo di Ugo Nespolo protagonista del nuovo appuntamento espositivo della Galleria Arte Pentagono in via Nazionale Adriatica Nord 15/piazza Duca degli Abruzzi a Pescara. Dal 18...
PESCARA. Il forte cromatismo di Ugo Nespolo protagonista del nuovo appuntamento espositivo della Galleria Arte Pentagono in via Nazionale Adriatica Nord 15/piazza Duca degli Abruzzi a Pescara. Dal 18 maggio al 7 giugno l'open space di Lorenzo Pincelli e Susanna Di Lorito ospita una trentina di opere uniche del maestro biellese, famoso in campo internazionale per la sua poliedrica attività nonchè presidente del Museo nazionale del Cinema di Torino. "Doppio sguardo" è il titolo della mostra personale la cui vernice – ore 18, presente l'artista – sarà occasione per rivedere alcuni dei cortometraggi da lui girati negli anni Settanta. Film realizzati con la partecipazione di vari amici artisti come Lucio Fontana, Enrico Baj, Michelangelo Pistoletto, gli artisti della Beat Generation.
Pittore, scultore, incisore, ceramista, sceneggiatore, regista di corti d’autore, Nespolo (Mosso, 1941) ha alle spalle quasi 50 anni di carriera. La sua produzione si caratterizza per il forte accento trasgressivo, ironico e quell'apparente senso del divertimento, doti che si presteranno alla "tela cinematografica" al fine di esplorarne il medium espressivo. Diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e laureato in semiologia, negli anni ’60, Nespolo muove i primi passi nel mondo dell’arte accostandosi ai gruppi poveristi e avanguardisti che in quegli anni animano la scena italiana della Pop Art. Ben presto tuttavia avverte la necessità di cercare modi e fonti di espressione totalmente personali e originali. Negli anni Settanta trova l’ispirazione per una maggiore espressione di sé nella realizzazione dei corti d’artista, in cui recitano amici dai nomi illustri del mondo artistico e culturale.
Contemporaneamente alla ricerca nel mondo del cinema, Nespolo continua ad affinare le tecniche pittoriche e figurative con l’elezione di uno stile eclettico condito da una vena di ironia e leggerezza. Le sue opere, realizzate da collages di inserti lignei, dipinti separatamente e riassemblati nel quadro per creare l’effetto figurativo finale, costituiscono una novità nel panorama artistico italiano. I colori vivaci e decisi infine, donano una vivacità compositiva accattivante. Ma la sua non è semplice espressione Pop.
La sua grandezza è nella citazione colta di riferimenti alla letteratura più alta, come dimostrano i progetti in collaborazione col poeta Edoardo Sanguineti per il Museo del cinema di Torino o la realizzazione del libro d’artista realizzato in 425 esemplari dedicato alla proporzione aurea (Il Numero D’Oro - Utet, De Agostini). Nespolo rivendica l’esigenza di "contaminarsi" scendendo in mezzo alla gente e adattando l’arte alle esigenze di tutti, per farla entrare nei circuiti dell’esistenza quotidiana. L’attenzione per il design e la pratica assidua di un’arte applicata ha portato Nespolo a cimentarsi nei settori più disparati, dall’abbigliamento all’arredamento, dalle copertine di libri e dischi alla grafica pubblicitaria con le campagne dedicate alla Campari e alla Richard Ginori (del cui Museo è stato il direttore artistico), il Salone internazionale dell’auto di Torino, la Rai; è di questo periodo la videosigla di "Indietro Tutta" con Renzo Arbore. Fondamentale risulta la creazione di manifesti dedicati a eventi sportivi, da Azzurra ai Mondiali di calcio, al Giro d’Italia. Sul piano degli interventi di più marcato impatto ambientale, vanno ricordate le luci d’artista per i grandi magazzini delle Gru, nell’hinterland torinese, e la campagna per i trasporti pubblici, approdata ai grandi pannelli che, alle fermate della metropolitana torinese, rievocano episodi della storia antica e moderna della città. Ultimo impegno è l’opera "W la Rai" appena esposta nella mostra "1924-2014 La Rai racconta l’Italia" al Vittoriano di Roma.
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