«Il nuovo stadio Adriatico si farà» Il Comune sfida la Soprintendenza

Riunione in Comune con i rappresentanti del Pescara e della Lega di B per presentare il progetto Previsti negozi, ristoranti e un parcheggio con mille posti auto. Gli spalti verranno tutti coperti

PESCARA. Comune e Pescara calcio fanno un altro passo in avanti per la realizzazione del nuovo stadio. Ieri mattina, nel corso di una riunione in municipio con i rappresentanti del Pescara calcio e della Lega di B, è stata presentata la prima bozza di restauro dell’impianto sportivo. Si tratta di un’opera avveniristica, con negozi all’interno e un parcheggio da mille posti auto all’esterno. Quella di ieri è stata una tappa fondamentale per arrivare entro la fine dell’anno allo studio di fattibilità, propedeutico per la realizzazione dello stadio rinnovato e della nuova pista di atletica a San Donato, dal costo complessivo di circa 40 milioni di euro. L’iniziativa del Comune e del Pescara calcio appare, tuttavia, come una sfida alla Soprintendenza alle belle arti che ha già espresso forti dubbi sulla ristrutturazione dello stadio.

Nel luglio scorso, l’organo del ministero dei Beni culturali ha inviato una lettera al Comune per avvertire di voler mettere sotto osservazione l’impianto, non escludendo la possibilità di poterlo poi sottoporre integralmente a vincolo. Quindi, non solo il vincolo alle colonne di Piccinato, come previsto inizialmente, ma all’intera struttura. Una decisione del genere bloccherebbe per sempre qualsiasi intervento. Ma Comune e Pescara calcio non sono intenzionati a fermarsi. È la posizione emersa ieri mattina, al termine della riunione cui hanno partecipato il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il sindaco Marco Alessandrini, il vice sindaco Enzo Del Vecchio, l’assessore allo sport Giuliano Diodati, il presidente della Lega calcio di B Andrea Abodi, il presidente del Pescara calcio Daniele Sebastiani e i rappresentanti di B Futura, la società di scopo attraverso la quale la Lega nazionale professionisti di B fornisce gli strumenti per consentire l’ammodernamento degli stadi. Durante il confronto sono stati presentati i progetti preliminari per lo stadio e la pista di atletica. L’idea è quella di realizzare un impianto sportivo simile a quelli inglesi, con 20mila posti a sedere tutti coperti e senza pista di atletica. Poi, una serie di negozi all’interno, bar e un ristorante completano la struttura. Fuori, invece, un enorme parcheggio. Il Comune intende cedere l’impianto in comodato d’uso per 50 anni al Pescara calcio. «Tutto questo punta al miglioramento dei servizi sportivi della città», ha commentato Alessandrini. «In questo modo», ha spiegato Diodati, «il Comune risparmierà 800mila euro all’anno per la gestione dello stadio». «La struttura a cui si sta lavorando», ha aggiunto, «sarà conforme ai più moderni standard Uefa 4, in grado di accogliere persino partite dei mondiali di calcio». Invece, la pista di atletica a otto corsie dovrebbe sorgere in un’area comunale nelle vicinanze del carcere.

Tuttavia, su questa operazione pende la spada di Damocle della Soprintendenza. «Noi abbiamo l’esigenza di andare avanti perché il Comune non può più gestire lo stadio per mancanza di soldi», ha avvertito Diodati, «siamo pronti a trovare un compromesso con la Soprintendenza per preservare il ricordo storico dell’impianto, ma se dovesse bloccarci con un vincolo integrale potremmo anche decidere di fare ricorso al Tar».

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