Il Parco autorizza il volo libero Il sindaco: non basta
Tocco, il parapendio ha sempre portato tanti turisti ma il nuovo regolamento prevede solo 10 accessi al giorno
TOCCO DA CASAURIA. Gli appassionati di parapendio sono stati per circa tre anni senza poter volare. Il Parco della Majella, in base ad una legge nazionale del 2009 che non consente il sorvolo nei territori protetti, aveva imposto lo stop al campo di volo di Tocco da Casauria, situato su un costone del Morrone, gestito all'associazione Volo di Libero di Tocco da Casauria. Un sodalizio che negli anni ha accresciuto in maniera esponenziale la sua notorietà e che ha saputo diffondere e far amare questa disciplina ai giovani.
Il campo toccolano è ritenuto uno dei migliori del centro Italia, per la sua esposizione e le forti correnti ascensionali presenti nella zona pedemontana. Lo stesso vento che a poche centinaia di metri in linea d'aria fa girare le 4 pale eoliche alte 50 metri, elementi artificiali che ora sono parte integrante del paesaggio della zona. Per Tocco il campo di volo è un importante elemento per lo sviluppo turistico-economico: tantissime persone sono arrivate in passato da ogni parte d’Italia e anche dall’estero per praticare il parapendio, con i conseguenti benefice per l’economia del paese. Gli appassionati di parapendio hanno cercato una mediazione con la direzione del Parco della Majella, invocando l'aiuto del sindaco di Tocco Luciano Lattanzio che si è subito speso per la causa, chiedendo alla direzione del Parco di studiare una soluzione per sbloccare il sito di volo del Morrone e autorizzare il volo.
«Dal mese di giugno», spiega Lattanzio, «è stato avviato dal Parco Majella, in forma sperimentale, un sistema autorizzativo che regola il sorvolo con parapendio e deltaplano, senza motore, sulle montagne del Morrone. Un primo passo verso una soluzione condivisa». Un primo passo, appunto, una sperimentazione che, continua il primo cittadino, «mi auguro possa essere rivista anche in considerazione delle tantissime richieste che arrivano dai praticanti di questo sport, ma che ad oggi, di fatto, rappresenta l’unico modo per poter sorvolare il territorio del Parco, rispettando le normative nazionali vigenti, che sono molto restrittive in materia».
Una condizione per ora accettata dagli amanti del parapendio, anche se considerata provvisoria e finalizzata alla sperimentazione, dopo la quale si attendono una maggiore liberalizzazione. Oggi il sorvolo è concesso solo a 10 persone al giorno che devono chiedere l'autorizzazione utilizzando una modulistica predisposta sul sito internet dell'ente parco (www.parcomajella.it) e poi ritirare il permesso cartaceo nei centri di informazione del Parco situati uno a Pacentro e un altro a Bolognano, per potersi presentare al campo di volo. Prossimamente il sistema prevederà anche l’utilizzo di un Gps che sarà messo a disposizione dall'ente Parco Majella.
Walter Teti
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