Il Pescara ammaina la bandiera Di Mascio
La società esonera il responsabile del vivaio e al suo posto chiama Di Francesco.
PESCARA. Dopo dodici anni un’altra bandiera è stata ammainata: Cetteo Di Mascio è fuori dai giochi biancazzurri. E’ stato sollevato dall’incarico giovedì sera nel corso di un faccia a faccia in sede. Una decisione forse covata da un po’ di tempo dallo stato maggiore del Pescara e solo ieri è stata ufficializzata con poche righe, attraverso un comunicato stampa. Il talent-scout pescarese è stato esonerato a pochi giorni dall’inizio dei campionati giovanili. Di sicuro il periodo scelto per mandare via il responsabile del settore giovanile non è stato dei migliori. Per carità il nuovo assetto societario è libero di fare tutte le scelte che ritiene opportune, ma il benservito doveva essere confezionato in altra maniera.
Le motivazioni? Diversità di vedute e riorganizzazione delle giovanili, in sintesi sono state queste le motivazioni fornite dal club che ha completamente rigenerato l’assetto aziendale. Di Mascio non è mai stato di molte parole e in questo momento il suo ermetismo è comprensibile. «Prendo atto con molto rammarico della decisione presa. Sono molto perplesso, ma per il momento non voglio commentare. Mi dispiace parecchio lasciare tutti i ragazzi delle giovanili e il mio staff», è il telegrafico commento dell’ex allenatore biancazzurro che in circa dodici anni ha sfornato diversi calciatori che hanno calcato i campi di mezza serie A e B: Oddo, Grosso, Diakitè, Falcone, Luisi, Cani, D’Aversa, Croce. Senza dimenticare il bimbo-prodigio Marco Verratti. Daniele Sebastiani, amministratore delegato del Pescara, spiega così il motivo della separazione: «Di Mascio è una persona eccezionale sotto il profilo personale e tecnico.
Nessuno può mettere in dubbio le sue capacità», sostiene il dirigente pescarese. «Non è stata una scelta semplice, ma da un po’ di tempo è venuto a mancare qualcosa. Le sue idee e le nostre non collimavano più», aggiunge Sebastiani. «Questa decisione non può essere etichettata come un fulmine a ciel sereno, perché è stata presa in base alla riorganizzazione del settore giovanile che vogliamo attuare. Ciò che lui ha fatto per il Pescara è sotto gli occhi di tutti e non si discute. Adesso, però, bisogna guardare avanti e pensare al futuro. Di Mascio lascia un’eredità importante e per questo lo ringrazio.
Da oggi parte una nuova era del settore giovanile, fatto con una nuova programmazione e solo il tempo potrà dire se abbiamo avuto ragione o meno». Intanto, il suo successore è stato nominato nella riunione che i soci del Pescara hanno avuto ieri sera; si tratta di Eusebio Di Francesco, 40 anni, ex allenatore della Virtus Lanciano e vecchia gloria della Roma. Toccherà a lui raccogliere l’eredità lasciata in dote da Cetteo Di Mascio.
Le motivazioni? Diversità di vedute e riorganizzazione delle giovanili, in sintesi sono state queste le motivazioni fornite dal club che ha completamente rigenerato l’assetto aziendale. Di Mascio non è mai stato di molte parole e in questo momento il suo ermetismo è comprensibile. «Prendo atto con molto rammarico della decisione presa. Sono molto perplesso, ma per il momento non voglio commentare. Mi dispiace parecchio lasciare tutti i ragazzi delle giovanili e il mio staff», è il telegrafico commento dell’ex allenatore biancazzurro che in circa dodici anni ha sfornato diversi calciatori che hanno calcato i campi di mezza serie A e B: Oddo, Grosso, Diakitè, Falcone, Luisi, Cani, D’Aversa, Croce. Senza dimenticare il bimbo-prodigio Marco Verratti. Daniele Sebastiani, amministratore delegato del Pescara, spiega così il motivo della separazione: «Di Mascio è una persona eccezionale sotto il profilo personale e tecnico.
Nessuno può mettere in dubbio le sue capacità», sostiene il dirigente pescarese. «Non è stata una scelta semplice, ma da un po’ di tempo è venuto a mancare qualcosa. Le sue idee e le nostre non collimavano più», aggiunge Sebastiani. «Questa decisione non può essere etichettata come un fulmine a ciel sereno, perché è stata presa in base alla riorganizzazione del settore giovanile che vogliamo attuare. Ciò che lui ha fatto per il Pescara è sotto gli occhi di tutti e non si discute. Adesso, però, bisogna guardare avanti e pensare al futuro. Di Mascio lascia un’eredità importante e per questo lo ringrazio.
Da oggi parte una nuova era del settore giovanile, fatto con una nuova programmazione e solo il tempo potrà dire se abbiamo avuto ragione o meno». Intanto, il suo successore è stato nominato nella riunione che i soci del Pescara hanno avuto ieri sera; si tratta di Eusebio Di Francesco, 40 anni, ex allenatore della Virtus Lanciano e vecchia gloria della Roma. Toccherà a lui raccogliere l’eredità lasciata in dote da Cetteo Di Mascio.