Nico Liberati, referente abruzzese del movimento No Green pass

CORONAVIRUS

Il referente del No Green pass abruzzese ha il Covid: "Sto bene, mi curo a casa"

Il pescarese Nico Liberati è positivo e racconta la sua esperienza al Centro: "Credo averlo preso a Milano, non nella manifestazione di Pescara"

PESCARA. Nico Liberati, il referente del movimento No Green pass abruzzese, ha il Covid e si trova in casa in assistenza domiciliare. Ha avuto la febbre alta e i classici sintomi del virus, come la perdita di gusto e olfatto. 

Raggiunto telefonicamente dal Centro, racconta così la sua esperienza: "Sono addolorato di come in Abruzzo funzioni il sistema sanitario di assistenza domiciliare. Sono stato seguito per telefono con tre chiamate di 45 secondi ciascuna a partire dal 30 novembre in cui mi hanno consigliato solo di prendere la Tachipirina e il Brufen. Tutto questo il 30 novembre, il 1 e il 2 dicembre. Ora posso dire che sto bene soltanto perché ho preso il Covid in forma leggera. E non sono vaccinato. Dopodomani, l’11 dicembre, devo fare il tampone di verifica".

Dove pensa di aver contratto il Covid? "Qualche giorno prima di sentirmi male, sono stato a Malpensa per motivi di lavoro".

Quindi esclude che possa essersi preso il Covid nell’assemblea pubblica di due settimane fa a Pescara contro il Green pass insieme al portuale di Trieste? "Assolutamente sì, lo escludo”.

Lei è contro il Green pass e non è vaccinato, ha qualche ripensamento? "Assolutamente no, io la mascherina la porto e l’ho sempre portata. Il problema è che la situazione Covid è veramente importante. C’è una situazione concentrica e c’è troppa tranquillità. I contagi sono significativi e in particolare li vediamo tra coloro che sono vaccinati". (a.mo.)

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