Il Volta senza aule Fuksas: no alla scuola insieme agli uffici 

Il celebre architetto che ha progettato l’ex sede Fater boccia la convivenza tra studenti e lavoratori: «Sì a spazi per gli alunni»

PESCARA. «Una scuola richiede molto di più di una semplice capacità di adattamento funzionale. Deve garantire spazi dedicati non solo all’insegnamento, ma anche alla socializzazione. Aree comuni, spazi verdi, palestre, biblioteche: elementi fondamentali per il benessere degli studenti». È l’appello accorato di Massimiliano Fuksas, uno dei massimi progettisti italiani e mondiali contemporanei, contenuto in un intervento indirizzato al Centro riguardante l’emergenza aule scoppiata all’Istituto Volta. E proprio il “padre” del palazzo ex sede della Fater ha preso posizione contro la proposta di prendere in affitto anche quest’anno gli spazi dell’edificio per ospitare gli alunni dell’istituto superiore pescarese e scongiurare così lo spettro dei doppi turni.
«La recente discussione sull’ampliamento dell’Istituto superiore Alessandro Volta», scrive Fuksas, «e l’ipotesi di condividere spazi tra uffici e scuole, ha sollevato una questione cruciale che riguarda il tipo di ambienti che vengono offerti agli studenti. Come architetto, non posso che sottolineare l’importanza di progettare spazi che rispondano in modo mirato e specifico alle esigenze dei giovani e questo non può essere garantito in strutture pensate per finalità diverse, come gli uffici». «Sebbene la flessibilità sia una delle caratteristiche fondamentali di un buon progetto architettonico», sottolinea Fuksas, gli spazi dedicati agli studenti «non possono essere sacrificati o ridotti in contesti che non sono pensati per loro». L’architetto romano fa riferimento all’intervento dei giorni scorsi del consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, riferito alla comunicazione del presidente della Provincia Ottavio De Martinis, che informava i presidi che non sarebbe stato possibile sottoscrivere nuovi contratti per immobili da destinare alle scuole. Il consigliere sollecitava quindi dalla Regione un finanziamento di 4 milioni di euro per l’ampliamento, con la costruzione di una settima palazzina, dell’attuale sede della scuola.
«Nel caso dell’Istituto Volta», ricorda Fuksas nel suo intervento, «c’è un valido progetto di ampliamento con la costruzione di una nuova palazzina, una soluzione che risponderebbe in modo definitivo alle carenze di spazi».
Nell’attesa di conoscere le decisioni della Regione in merito, le classi in più del Volta sono state allestite nei laboratori. Al riguardo è stata anche chiesta dal consigliere provinciale Piero Giampietro (Pd), per mercoledì 25 settembre, una commissione per trovare spazi in altri plessi e approfondire il progetto della nuova palazzina da realizzare al Volta.
«Gli spazi scolastici», scrive ancora il progettista romano, «richiedono attenzione e cura: devono essere progettati per rispondere alle esigenze fisiche, psicologiche e sociali dei giovani, e questo obiettivo è difficile da raggiungere in strutture pensate per altre finalità. L’ambiente scolastico deve essere in grado di offrire sicurezza, serenità e ispirazione, tutti elementi che favoriscono la crescita e il successo educativo degli studenti».
«Sono fiducioso», conclude Fuksas, «che la Regione Abruzzo investirà in progetti strutturali e duraturi piuttosto che optare per soluzioni provvisorie, come il ricorso a spazi condivisi o laboratori adattati a sale di lezione. Il mio augurio è che le istituzioni comprendano l’importanza di un intervento serio e mirato sull’architettura scolastica, investendo in progetti che siano a misura di studente, e che consentano ai giovani di crescere in un contesto stimolante e adeguato alle loro esigenze. La scuola deve essere uno spazio sicuro che garantisca benessere, creatività e socialità: questo non può essere negoziato».