Impianti sportivi, che stangata sulle società dilettantistiche
L’amministrazione comunale presenta le nuove tariffe per l’utilizzo di campi di calcio e palestre E Forza Italia va all’attacco: «Previsti aumenti del 400% per le squadre di Seconda e Terza categoria»
PESCARA. È in arrivo una stangata senza precedenti per le società di calcio dilettantistiche. Nel prossimo futuro l’affitto di un campo comunale per una gara ufficiale costerà, secondo quanto ha rivelato ieri l’opposizione dopo aver visionato le tariffe, il 400 per cento in più.
La sorpresa è emersa durante i lavori della commissione Finanze. L’assessore allo sport Giuliano Diodati ha partecipato alla seduta per illustrare le nuove tariffe per l’affitto degli impianti sportivi. Un aggiornamento obbligatorio per il Comune che si appresta a presentare un Piano di riequilibrio finanziario al ministero dell’Interno e alla Corte dei conti per ottenere il via libera alla procedura di predissesto, indispensabile per poter risanare i conti in rosso dell’ente. Ora le nuove tariffe dovranno essere approvate dalla giunta e dal consiglio.
Le nuove tariffe. Gli aumenti toccano in media il 40 per cento, per gli impianti a gestione diretta da parte del Comune e del 48 per cento, per quelli concessi in gestione ai privati o alle associazioni.
«È stato messo in atto», spiega in proposito la bozza del Piano di riequilibrio finanziario presentata dai tecnici dell’amministrazione comunale, «uno studio analitico di tutti i costi relativi alle spese di gestione di ogni singolo impianto sportivo di proprietà comunale, sia quelli a gestione diretta, che quelli in concessione, finalizzato alla rivisitazione delle tariffe». «Nello specifico», prosegue il documento, «gli aumenti tariffari verranno diversificati per tipologia di impianto, modalità di uso e altri criteri che permetteranno un aumento delle entrate stimate in 206.861 euro, per quest’anno e 485.015, per gli anni 2016 e 2017».
Stangata sulle società sportive. Ma nelle tabelle presentate dall’assessore si nasconderebbe, in realtà, una stangata per le piccole società sportive dilettantistiche. Secondo quanto rivelato dal vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, alcune tariffe sarebbero state aumentate del 400 per cento. «Oggi una società di terza categoria», ha spiegato D’Incecco, «paga per l’affitto di un campo di calcio per una gara ufficiale 33 euro, più Iva al 22 per cento. Con le nuove tariffe andrà a pagare per l’affitto di un campo, come il Donati, il San Marco, il Rampigna o l’antistadio, 120 euro, più Iva, cioè 145 euro. L’aumento è quasi del 400 per cento». Stesso discorso anche per le società di seconda categoria. «Ora per l’affitto di un impianto sportivo si devono versare 67 euro, più Iva. Con l’applicazione degli aumenti si passerà a 120 euro più Iva. La tariffa, quindi, raddoppia». Leggendo i dati contenuti nella bozza del Piano di riequilibrio finanziario, si scopre che dovranno aumentare tutte le entrate degli impianti sportivi. Ad esempio, l’incasso annuale per il campo Rampigna dovrebbe passare da 11.895 euro a 35.099 euro; il campo Donati, da 34.770 a 77.592; quello di Zanni, da 30.012 a 71.004; il San Marco, da 30.597 a 73.200. E così via: il Palaelettra 2, da 26.937 a 44.176 euro; il palazzetto Giovanni Paolo II, da 34.477 a 45.750; il Palarigopiano, da 24.888 a 46.591; il palazzetto di via Orfento, da 22.546 a 46.299.
La protesta dell’opposizione. Si preannuncia un duro scontro sulle nuove tariffe per gli impianti sportivi. Forza Italia è pronta a dare battaglia per non far passare gli aumenti. «Passi l’ipotesi di un aggiornamento delle tariffe», ha detto D’Incecco, «ma il documento presentato dall’assessore contiene una stangata pesantissima per le piccole società dilettantistiche». «Aumentare gli affitti degli impianti del 400 per cento», ha continuato, «significa far morire queste società che sono in gran parte no profit e non hanno entrate per potersi sostenere. L’amministrazione comunale ha deciso di decretare la morte delle squadre giovanili di seconda e terza categoria».
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