PESCARA

Inaugurato il nuovo corso Umberto

L’opera finale è valsa, per il presidente del consiglio regionale Sospiri, "il sacrificio di un cantiere tanto importante"

PESCARA. Si è tenuta stamane l’inaugurazione del nuovo Corso Umberto, a conclusione delle opere di riqualificazione. Il sindaco Carlo Masci si è detto “soddisfatto e contento della conclusione dei lavori”. È stato "un intervento difficile, complesso e coraggioso, che ha rispettato appieno i tempi, dettati dal Pnrr", ha concluso il primo cittadino ricordando la scadenza relativa all’utilizzo dei fondi.

Per il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, “oggi abbiamo restituito ai cittadini, ai pescaresi e a coloro che vengono sul territorio per la classica passeggiata, per lavoro, per studio, un nuovo corso Umberto semplicemente bello, utile, solido e soprattutto sostenibile con file di alberi che cresceranno, restituiranno ombra, rispetteranno l’ambiente, daranno colore e vivacità al Centro commerciale naturale della città. Ora andiamo avanti e occupiamoci di piazza della Rinascita”.

“Nove mesi di lavori, per un cantiere aperto il 15 gennaio, con un finanziamento del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza - ha aggiunto Sospiri - hanno permesso al Comune di Pescara, con il costante sostegno della Regione Abruzzo, di partorire una creatura straordinaria, un corso Umberto completamente riqualificato in linea con le nuove direttive europee che chiedono di mettere al centro delle nostre opere pubbliche il verde e l’ambiente. E alla riapertura odierna i pescaresi sono tornati ad affollare il corso pedonale, confermando la bontà dell’attività e dell’iniziativa progettuale”.

L’opera finale è valsa, per Sospiri, “il sacrificio di un cantiere tanto importante per creare un asse pedonale che sarà la passeggiata d’eccezione dei grandi del G7. Ora però non abbiamo finito, perché alla coalizione di centro-destra piace spostare sempre l’asticella più in alto, o più in avanti. Lo sguardo cade inevitabilmente su piazza Salotto che merita una doverosa attenzione istituzionale per riacquistare il ruolo di agorà cittadina, per tornare a essere quel sano punto di riferimento che ha visto crescere intere generazioni di cittadini, concentrando anche in quel caso un’azione creativa che ci permetta di riportare luce e colore”.

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