Inizia con le vendite il nuovo anno del Comune di Penne
L’amministrazione prova a piazzare tre locali commerciali in centro di cui sta cercando di disfarsi dal 2008
PENNE. Anno nuovo, vendita vecchia. Riparte dalle dismissioni immobiliari del 2008 il 2013 del Comune di Penne. Attraverso l’albo pretorio del proprio sito istituzionale, l’ente vestino ha comunicato che il prossimo 22 gennaio, alle ore 10, si svolgerà la quinta asta pubblica per la cessione di alcuni immobili inseriti nel piano vendite del 2008 (ancora in vigore).
In vendita tre locali commerciali, due attualmente occupati da un bar e da un’attività di fioreria, situati nel fulcro del centro storico vestino: uno in piazza Luca da Penne e due in via Diego de Sterlich Aliprandi. Attraverso il ricorso al piano vendite, sia di quello nuovo che di quello vecchio, il governo cittadino del sindaco Rocco D’Alfonso punta in particolare a recuperare quella liquidità necessaria per dar respiro alle casse comunali ed evitare il tracollo finanziario. Per gli immobili in vendita dal 2008, comunque, quella del prossimo 22 gennaio dovrebbe essere, almeno questo è l’indirizzo che si è dato la giunta comunale, l’ultima asta.
«Procedere con un’altra asta per immobili in vendita da oltre quattro anni significherebbe andare a svalutare in maniera eccessiva il patrimonio comunale», ha spiegato il sindaco D’Alfonso. Per gli immobili inseriti nel nuovo piano di vendita, anch’essi fino ad oggi senza nessun acquirente, invece, l’amministrazione comunale aspetterà ancora qualche tempo prima di preparare una nuovo esperimento di vendita. Per quanto riguarda il locale commerciale di piazza Luca da Penne il prezzo a base d’asta è stato fissato a 177.098,25 euro, mentre i due locali di via de Sterlich, uno libero ed uno occupato, sono in vendita rispettivamente a 94.608,00 euro ed a 238.884,00 euro.
Le eventuali offerte dovranno pervenire all’ufficio protocollo del Comune di Penne, a mezzo raccomandata o tramite consegna a mano, entro e non oltre le ore 12 del giorno antecedente l’esperimento di vendita, cioè entro il 21 gennaio prossimo.
«La scelta di rimettere in vendita gli immobili del 2008 è scaturita soprattutto dalla necessità di far fronte ai decreti ingiuntivi arrivati negli ultimi tempi», ha continuato D’Alfonso. A pendere come una spada di Damocle sulla solidità finanziaria del Comune di Penne è soprattutto il decreto ingiuntivo da 800mila euro recapitato lo scorso settembre dalla Ecoemme spa, la società mista pubblico-privata che a Penne si occupa della raccolta dei rifiuti, di raccolta differenziata, di spazzamento delle strade e degli altri servizi di pulizia. Ma oltre a questo, il Comune di Penne deve fare i conti con altri debiti che ne mettono a rischio la stabilità finanziaria.
Francesco Bellante
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