Investe un agente e fugge: preso dopo 5 ore a Pescara
Posto di blocco a Francavilla: si ferma all’alt ma poi riparte di colpo e urta un poliziotto. Pescarese di 31 anni rintracciato in casa, a Rancitelli, grazie alla targa dell’auto
FRANCAVILLA. Di fronte all’alt dei poliziotti si è fermato, ma quando si è visto affiancare dagli agenti della stradale di Ortona che, scesi dall’auto, gli chiedevano la patente, ha perso il controllo e ha premuto sull’acceleratore, investendo uno dei due agenti.
È successo intorno alle 22,30 di martedì lungo la statale 16 da dove è partita la caccia all’uomo finita cinque ore dopo a Pescara, rione Rancitelli, dove i poliziotti della Volante di Pescara diretti da Alessandro Di Blasio hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dolose aggravate A.B., pescarese 31enne con una denuncia per guida in stato di ebbrezza alle spalle. Un precedente che in passato gli aveva anche causato il ritiro provvisorio della patente, motivo per cui, è ipotizzabile, il giovane che a tutta velocità alla guida di un’Alfa Romeo 146 rientrava da una serata con gli amici, di fronte al controllo della stradale del distaccamento di Ortona ha perso il controllo, rischiando di provocare una tragedia. Per fortuna, il poliziotto investito ha avuto l’istinto di scansarsi evitando il peggio, ma comunque è finito violentemente a terra cadendo su una spalla.
Dolorante, mentre l’automobilista si allontanava a tutto gas lungo la statale 16 alla guida della 146, il poliziotto, insieme con il collega, è risalito in auto lanciandosi all’inseguimento di quell’Alfa fino a quando i forti dolori alla spalla lo hanno indotto ad andare in ospedale, non prima di aver preso il numero di targa di quell’auto in fuga.
E mentre il poliziotto del distaccamento di Ortona veniva refertato con una prognosi di 30 giorni, grazie alla targa sono iniziate le ricerche che hanno portato le forze dell’ordine ad Acciano, in provincia dell’Aquila, dove si sono precipitati i poliziotti aquilani. Ma dagli accertamenti è venuto fuori che quello era un domicilio fittizio: l’automobilista andava cercato a Pescara, e in particolare in via Lago di Borgiano, a Rancitelli dove nel cuore della notte si sono precipitati gli uomini della Volante di Pescara. Gli stessi che, una volta individuata la macchina, hanno rintracciato il palazzo e infine il giovane che, alla fine, dopo il riconoscimento di uno dei due poliziotti della pattuglia di Ortona che lo aveva fermato per il controllo, si è giustificato dicendo di aver avuto paura, perchè non indossava la cintura di sicurezza.
A quel punto, dopo una notte di inseguimenti e accertamenti, il giovane è stato arrestato per lesioni dolose aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, e l’auto sulla quale viaggiava, risultata intestata al fratello, è stata sequestrata.
(s.d.l.)
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