Italia nostra restaura le fontane
Penne, l’associazione già all’opera per recuperare le opere abbandonate
PENNE. La difficile situazione delle fontane monumentali pennesi sta a cuore alla sezione locale di Italia nostra. Uno dei responsabili dell’associazione, Giuseppe Orsini, ha spiegato come, «da quando nel 2012 è stato sottoscritto un accordo con il Comune di Penne per la manutenzione delle antiche fontane, Italia nostra ha periodicamente effettuato dei sopralluoghi per controllarne lo stato e programmare interventi».
All’associazione pennese, che lavora esclusivamente con attività di volontariato, non può però chiedersi la luna in termini economici e così, soprattutto dopo i periodi invernali, le antiche fonti piombano in condizioni davvero difficili. «Da qualche settimana stiamo intervenendo per bonificare l’Acquaventina», ha sottolineato Orsini, «abbiamo trovato condotte di scarico ostruite da rifiuti e detriti che hanno provocato anche un intasamento del piano calpestabile. L’intervento richiederà uno sforzo aggiuntivo in termini di forza lavoro e volontariato e durerà più del previsto. Dopo l’intervento su fonte dell’Acquaventina abbiamo programmato la sistemazione di Trifonte. L'antica fontana con la prossima apertura della variante est di Penne, potrà acquistare ancor più valore, visibilità e appeal turistico».
Di certo c’è che alcune bellissime fontane non sono affatto raggiungibili e visitabili. Fonte nuova, ad esempio, situata proprio sotto il Duomo, a poca distanza dall’area dei parcheggi del terminal Ambrosini, è sommersa da una vegetazione incontrollata e nemmeno il percorso per raggiungerla è più visibile dalla strada. Anche le fonti d Blanzano, Murata, Santa Rufina, San Simone, Sacioli e Cupo non se la passano meglio e necessiterebbero di interventi mirati e costosi per essere riportare all'antico splendore. (f.bel.)
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