L'Aquila, bagordi ed eccessi nelle notti dell'Adunata: diversi i ricoveri

17 Maggio 2015

L’altra faccia della movida: brutte cadute ed intossicazioni da alcol. Automobilista cerca di forzare il blocco dei vigili, fermato e denunciato

L’AQUILA. Cinque postazioni mediche, che oggi diventeranno 12, distribuite in centro e lungo tutto il percorso della sfilata. Uno spiegamento di forze notevole per fronteggiare l’invasione pacifica di decine di migliaia di penne nere in una città che mostra ancora le ferite del terremoto. Tante le richieste di soccorso arrivate al centralino del 118 che in questi giorni, ma soprattutto in queste lunghe notti, ha avuto un bel da fare per districarsi nel mare delle richieste di intervento, spesso neppure necessario. Tante, infatti, le corse in ambulanza per “raccattare” persone date quasi per morte e invece pronte a rialzarsi per un’altra bevuta.

Interventi risolti per lo più con un paio di ore in “osservazione” al presidio medico allestito nella zona del campo sportivo di Acquasanta, poco distante dal centro della movida, delle bancarelle e dei “distributori” di vino e birra che scorrono a fiumi. Chiamate burla, come quella arrivata ieri all’alba, con la segnalazione di un uomo svenuto a terra tra due donne completamente nude e poco lucide. Solita corsa, questa volta fino al parco del castello, ma nessuna traccia delle due donne. L’uomo c’era, era steso a terra ma stava semplicemente dormendo.

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Chi, invece, ha avuto davvero bisogno di aiuto nella notte tricolore, è stata una ragazza aquilana di 17 anni caduta da una delle edicole della scalinata di San Bernardino, dove si era arrampicata con degli amici. La giovane ha perso l’equilibrio piombando di testa sul selciato della scalinata. Trasportata in ospedale è stata ricoverata in Neurochirurgia per un trauma cranico. Soccorso dal 118 anche un alpino di Cuneo, M.D, di 35 anni, caduto da un muro alto circa tre metri, nei pressi della “salita delle aquile”, in zona piscina. A dare l’allarme sono stati altri alpini del suo gruppo. Adunata finita e trasferimento in elicottero all’ospedale di Pescara per il giovane piemontese che nella caduta ha riportato la frattura del bacino.

Un altro alpino di 55 anni è stato ricoverato al San Salvatore dove ha riferito di essere stato picchiato nel corso di una lite. Visita al pronto soccorso anche per un giovane svenuto dopo essersi tagliato lievemente un dito. Ambulanza a sirene spiegate pure in alcuni campi di accoglienza, ma fortunatamente solo in un caso è stato necessario il ricovero in ospedale per una congestione. Troppa birra e soprattutto bevuta troppo fredda.

Notti di allegria e di grandi bevute. E poi le goliardate, fin troppo pericolose, gli ape car impennati, le “arrampicate” coi quad strapieni di persone. Di tutto e di più. E ancora, l’insofferenza di qualche aquilano poco disposto a sopportare i disagi provocati dalla chiusura al traffico di molte strade.

Ieri pomeriggio un automobilista è stato fermato e denunciato per aver cercato di forzare il blocco dei vigili urbani che gli impedivano di accedere in viale Corrado IV al varco di via XXV aprile. «Dovevo rientrare a casa per accudire la bambina, ma non mi facevano passare», si è poi giustificato l’uomo che ha rischiato di travolgere uno dei vigili arrivati da Pescara a dar man forte per l’Adunata. (m.m.)

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