L'Aurum costa duemila euro al giorno
Troppo alte le spese di gestione Il Comune affitterà alcune sale
PESCARA. L'ex Aurum, tra giardinieri, addetti alle pulizie e vigilanti, costa alle casse del Comune quasi 2mila euro al giorno. Più o meno l'importo dello stipendio mensile di un dirigente pubblico. «Per la gestione spenderemo ogni anno 600mila euro», ha rivelato l'assessore alle finanze, Camillo D'Angelo. Ora l'amministrazione sta pensando di affittare alcune stanze del prestigioso edificio, per tamponare gli alti costi. Forse, lì si celebreranno anche i matrimoni.
Ieri sera, la giunta ha esaminato, per la seconda volta, una delibera con tanto di tariffario allegato, in cui sono contenuti i prezzi per l'affitto giornaliero delle singole sale. Il provvedimento è slittato ancora una volta. Qualche assessore vorrebbe dare in locazione alcune sale per congressi e convegni. Ma c'è anche chi propone di affittare qualche stanza per feste e matrimoni. «Questa operazione non basterà a coprire tutte le spese» ha avvertito D'Angelo «riusciremo a incassare a malapena 100mila euro all'anno, contro i 600mila dei costi di gestione».
Di qui, l'ipotesi di cedere alcune sale anche a qualche ufficio pubblico. «E' necessaria una gestione imprenditoriale della struttura» ha affermato l'assessore «probabilente, si ricorrerà a una gara per la scelta, ovviamente mantenendo la destinazione culturale e sociale dell'Aurum».
Insomma, ad appena due mesi e mezzo dalla sua inaugurazione, avvenuta il 19 luglio scorso con una cerimonia in pompa magna, il «Colosseo di Pescara» rischia di diventare adesso un grattacapo per l'amministrazione comunale, già alle prese con i costi elevatissimi della gestione del tribunale. Il sindaco, Luciano D'Alfonso, è riuscito a salvare lo storico edificio, diventato nel tempo un simbolo di Pescara, che rischiava di crollare. Dieci milioni di euro è costato ristrutturare i 10mila metri quadrati dell'ex liquorificio. Sono stati riqualificati il piano terra, di 3.320 metri quadrati, dove dovrebbero essere allestiti un museo, con la storia del complesso dell'ex Aurum, una caffetteria e una libreria; il primo piano, di 3.080 metri quadrati, dove sono previsti spazi per incontri letterari e musicali, saloni espositivi, mostre e bar; il secondo piano, di 2.950 metri quadrati, dedicato alle esposizioni e agli incontri, con tanto di roof-garden. Non mancano, dunque, le sale da poter affittare. L'amministrazione comunale ha provveduto a nominarne persino alcune con i nomi di personaggi illustri del passato. Ci sono l'auditorium dedicato a Tosti e le sale Cascella, D'Annunzio, Michetti, Flaiano, Barbella, Kursaal, Pomilio. Chissà quali saranno quelle riservate ai convegni e ai congressi e quelle che potrebbero, invece, essere affittate per i matrimoni di qualche coppia di vip.
Ieri sera, la giunta ha esaminato, per la seconda volta, una delibera con tanto di tariffario allegato, in cui sono contenuti i prezzi per l'affitto giornaliero delle singole sale. Il provvedimento è slittato ancora una volta. Qualche assessore vorrebbe dare in locazione alcune sale per congressi e convegni. Ma c'è anche chi propone di affittare qualche stanza per feste e matrimoni. «Questa operazione non basterà a coprire tutte le spese» ha avvertito D'Angelo «riusciremo a incassare a malapena 100mila euro all'anno, contro i 600mila dei costi di gestione».
Di qui, l'ipotesi di cedere alcune sale anche a qualche ufficio pubblico. «E' necessaria una gestione imprenditoriale della struttura» ha affermato l'assessore «probabilente, si ricorrerà a una gara per la scelta, ovviamente mantenendo la destinazione culturale e sociale dell'Aurum».
Insomma, ad appena due mesi e mezzo dalla sua inaugurazione, avvenuta il 19 luglio scorso con una cerimonia in pompa magna, il «Colosseo di Pescara» rischia di diventare adesso un grattacapo per l'amministrazione comunale, già alle prese con i costi elevatissimi della gestione del tribunale. Il sindaco, Luciano D'Alfonso, è riuscito a salvare lo storico edificio, diventato nel tempo un simbolo di Pescara, che rischiava di crollare. Dieci milioni di euro è costato ristrutturare i 10mila metri quadrati dell'ex liquorificio. Sono stati riqualificati il piano terra, di 3.320 metri quadrati, dove dovrebbero essere allestiti un museo, con la storia del complesso dell'ex Aurum, una caffetteria e una libreria; il primo piano, di 3.080 metri quadrati, dove sono previsti spazi per incontri letterari e musicali, saloni espositivi, mostre e bar; il secondo piano, di 2.950 metri quadrati, dedicato alle esposizioni e agli incontri, con tanto di roof-garden. Non mancano, dunque, le sale da poter affittare. L'amministrazione comunale ha provveduto a nominarne persino alcune con i nomi di personaggi illustri del passato. Ci sono l'auditorium dedicato a Tosti e le sale Cascella, D'Annunzio, Michetti, Flaiano, Barbella, Kursaal, Pomilio. Chissà quali saranno quelle riservate ai convegni e ai congressi e quelle che potrebbero, invece, essere affittate per i matrimoni di qualche coppia di vip.