PESCARA
L'ultimo dono di Mattia, i suoi organi in pazienti di tre città
Effettuata in ospedale l'operazione di multiespianto dell'elettricista di Tornareccio morto a 34 anni in un incidente sul lavoro: cuore a Palermo, fegato a Roma, cornee a L'Aquila
PESCARA. Il cuore, il fegato e le cornee di Mattia Finocchio, il 34enne di Tornareccio morto in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto a Mozzagrogna continueranno a vivere. Il cuore è andato a Palermo, il fegato a Roma, i Reni a L’Aquila e le cornee alla Banca degli occhi L’Aquila.
Ieri all'ospedale di Pescara sono stati prelevati gli organi dell'elettricista morto il 29 agosto dopo essere stato ricoverato il 25 nel reparto di Rianimazione.
I medici non sono riusciti a salvarlo a causa delle gravi lesioni cerebrali riportate dopo l’incidente avvenuto nell'azienda in cui Finocchio lavorava.
Le sue condizioni si sono aggravate già da sabato e, martedì scorso, il collegio medico si è riunito per la procedura di Osservazione di morte encefalica, come previsto dalla legge, al termine della quale è stata certificata la morte, con criteri neurologici. Dopo l’accertamento i genitori hanno dato il consenso alla donazione degli organi.
I medici Antonella Frattari e Alessandro Patarchi hanno seguito il percorso delle donazioni in collaborazione con la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Pescara diretto da Valterio Fortunato e con il Centro Regionale Trapianti. Il prelievo in sala Operatoria è stato seguito dall’equipe operatoria.
La Asl di Pescara ringrazia sia i genitori e la sorella di Mattia che, in un momento di estremo dolore, hanno compiuto un gesto di grande umanità e generosità sia il personale medico ed infermieristico che ha reso possibile la donazione.