MISS ITALIA
La bellezza è un jolly tutto da giocare
E' una carta del mazzo della vita, a volte è un jolly a volte un due di picche. Bisogna giocare bene. E sapere che la partita è lunga
La bellezza è una carta del mazzo della vita, a volte è un jolly a volte un due di picche. Bisogna giocare bene. Sapere che la partita è lunga. In queste pagine ripercorriamo 40 anni di sogni delle Miss, ragazze dal sorriso splendente, gambe mozzafiato, fisico da urlo partite dall’Abruzzo con quella carta stretta tra le dita a caccia di una fascia e di una vita da copertina. Un po’ stucchevole mercato del corpo femminile (da qualche annetto però i maschietti – pettoruti e muscolosi Mister – hanno voluto i loro stand...), un po’ trampolino verso il patinato mondo dello spettacolo, i concorsi di bellezza restano una chance, a volte una solitaria esperienza, anche per tante ragazze “forti e gentili” che in questa loro terra sono abituate a fare i conti con sessismi molto meno dichiarati, tirando avanti, spesso facendo spallucce e scansando indifferenti e un po’ annoiate ombrellini e porchette, dritte verso la meta: ci provano a calare il loro asso, male che andrà ricorderanno quelle sfilate tra luci, paillettes e applausi mentre chine su un microscopio cercano la cura per il cancro o in un parco coccolano i loro nipoti. E sorrideranno, fiere di quella bellezza giocosa di ieri e delle rughe di oggi.