PESCARA
La Camera di Commercio vende e se ne va a Chieti Scalo, è polemica
Avviata una ricognizione del mercato immobiliare, come previsto dalla legge di riforma
PESCARA. La Camera di Commercio di Chieti-Pescara mette in vendita la sede di via Conte di Ruvo e il PalaBecci che si trova nel complesso del porto turistico a Pescara e si trasferisce nella sede di Chieti Scalo e scoppia la polemica.
Il presidente dell'Ente camerale Gennaro Strever afferma in un comunicato stampa che non c'è ancora alcuna decisione definitiva e che è stata avviata al momento solo una ricognizione del mercato immobiliare per "comprendere quali siano le reali soluzioni a disposizione della Camera di Commercio per adeguarsi al dettato normativo. Sicuramente, però, la sede secondaria di Pescara, prevista nel decreto istitutivo ministeriale, non è in discussione".
Strever risponde così alla preoccupazione sollevata dal Partito democratico circa la possibile dismissione delle sedi camerali del capoluogo adriatico e aggiunge che "La Camera di Commercio avrà sempre una sede nel capoluogo adriatico dove continuerà ad erogare i propri servizi e non farà mancare il sostegno e la presenza nelle attività e negli eventi di propria competenza".
Il presidente Strever ricorda l'articolata riforma che nel 2016 ha riguardato gli enti camerali e la fusione, nel 2017, tra le Camere di Commercio di Chieti e di Pescara, con sede legale a Chieti e sede secondaria a Pescara, come previsto dal decreto ministeriale istitutivo della Camera di Commercio unica.
Nella nota si legge che "Tra gli effetti della riforma è prevista anche la razionalizzazione del patrimonio immobiliare di ogni ente camerale, che sarebbe dovuta avvenire già all'inizio del mandato degli attuali organi ma che finora non era stata ancora attuata. Ed è stato proprio questo il rilievo fatto alla Camera di Commercio Chieti Pescara durante una recente ispezione del Ministero dell'Economia e delle Finanze: l'ente camerale deve provvedere alla redazione di un piano di razionalizzazione e verificare la possibilità di mettere a reddito parte del suo complesso immobiliare. L'obiettivo è quello di ottimizzare i costi, ricostruire l'immobile di Chieti Scalo secondo criteri di sostenibilità e risparmio energetico e concentrare il più possibile il personale in una sede, mantenendo comunque su tutto il territorio di competenza il presidio dei servizi. Per questa ragione, la giunta camerale ha dato mandato di predisporre un piano di razionalizzazione che ad oggi consiste solo nel verificare se c'è la possibilità di locare o cedere parte del patrimonio immobiliare. A tale scopo, nei prossimi giorni sarà pubblicato un semplice avviso di manifestazione d'interesse che riguarda sia gli immobili siti a Pescara sia quelli siti a Chieti".
Il Partito Democratico parla di "Ennesimo scippo che penalizza il quartiere di Portanuova e quello portuale".
In conferenza stampa la consigliera comunale Stefania Catalano ha detto "Vogliamo far partire il progetto della Nuova Pescara in questo modo?. Daremo battaglia in Consiglio per far sì che questo non accada".
Il capogruppo Piero Giampietro ha aggiunto: "Sappiamo che la Camera di Commercio sta riorganizzando i suoi spazi e ci sorprende il silenzio dell'amministrazione comunale. Non vorremmo che, invece, il Comune sapesse e per questo non ha esteso la pista ciclabile fino a viale Marconi. La Camera di Commercio è legittimata a prendere le proprie decisioni, ma non si può restare inerti, Pescara rischia di perdere la propria sede della Camera di Commercio".
Mentre il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli ha concluso: "Ci aspetteremmo che su un tema così rilevante si discutesse con la cittadinanza, e invece non accade. Chiediamo che la Giunta dialoghi con la Cciaa di Chieti-Pescara e di percorrere altre ipotesi,non quella di vendere il complesso storico di via Conte di Ruvo come deliberato dall'ente già a gennaio. Sede principale è già il Foro Boario di Chieti che verrà ristrutturato, secondo il progetto. con i fondi che si ricaveranno dalla vendita della sede di via Conte di Ruvo e del PalaBecci. Chiediamo che il sindaco faccia il sindaco e dialoghi con la Cciaa per valutare altre ipotesi e mantenere la sede secondaria in via Conte di Ruvo, e non solo qualche sportello. Per noi quello di oggi è un grido di dolore. Paradossale che Pescara perda la sede della Camera di Commercio nel silenzio".
Anche il consigliere comunale di 'Pescara Città Aperta' Giovanni Di Iacovo è intervenuto e ha detto: "Troveremo tra un anno una città in macerie alla fine del governo del centrodestra. Il PalaBecci è l'unico avamposto per ospitare eventi".