La Cucinotta a pranzo con i migranti africani a Montesilvano

14 Maggio 2016

L’attrice siciliana che ha appena girato un cortometraggio a Campli ha pranzato all’hotel Ariminum: «Perché l’integrazione è anche una tavola imbandita»

MONTESILVANO. Maria Grazia Cucinotta e il pranzo con i migranti dell'hotel Ariminum, zona grandi alberghi. La star di origini messinesi, che ha amici sparsi in tutto l'Abruzzo, è arrivata ieri intorno alle 14, in compagnia della troupe che ha concluso le riprese del cortometraggio "Il timballo" girato a Campli per la regia di Maurizio Forcella, 29 anni, di Atri, nel quale lei è protagonista e testimonial.

Ad accogliere l’attrice con un mazzo di rose rosse, alcuni dei 50 migranti, tutti di origine africana, che negli ultimi due anni hanno trovato ospitalità nell'albergo (gestito dai fratelli Felicioni, Francesco e Antonio) e che per l'occasione hanno indossato i panni dei camerieri. E' il caso di Fred Odigie, nigeriano di 20 anni, ingegnere informatico nel suo Paese, arrivato in Italia con un carico di belle speranze, ieri in divisa nera e cappellino d'ordinanza per dare un aiuto in cucina.

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Nel breve movie, circa 18 minuti, prodotto dalla Officina Azzurra in collaborazione con le associazioni Itaca e Bro Company di Napoli, candidato ai festival di Venezia e Cannes, la Cucinotta interpreta una conduttrice di programmi enogastronomici che vuole conoscere il segreto del timballo abruzzese. Sullo sfondo si intrecciano storie di immigrazione e cultura enogastronomica.

«Perché l'integrazione passa anche attraverso il cibo e intorno a una tavola apparecchiata siamo tutti uguali», spiega la Cucinotta, golosa dei sapori della sua terra come la granita di caffè e panna e innamorata dei formaggi fritti di Campli. Quando arriva in Abruzzo «mi si aprono le porte come a casa mia e pochi sanno che sono molto legata a una famiglia di abruzzesi che frequento da quando sono a Roma, nel 1987», dice mentre ordina un frugale pasto a base di carne e un filo d'olio e che a Messina firma il vino Manta d'oro, «ho amici a Pescara, Montesilvano, Sulmona, L'Aquila e a Scanno dove trascorro le vacanze sulla neve con la mia famiglia».

«Le diversità ci arricchiscono ed è importante, anche con questo corto, lanciare messaggi di solidarietà», aggiunge. Nel cast attori di nazionalità ceca, congolese e africana: Manuel D'Amario, l'unico abruzzese di 29 anni che interpreta un albanese; Nunzia Schiano, Ivan Franek, Mukuna, Niko Mucci e Fabio Balsamo, musiche di Gianluigi Antonelli.

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