La polemica
La Destra critica il Comune «Capodanno avvilente»
PESCARA. «Boicottando spettacoli e commercio, Pescara diventa sempre più una città sovietica o per eremiti». È quanto sostiene il segretario provinciale della Destra Alessandro Baldati, che non...
PESCARA. «Boicottando spettacoli e commercio, Pescara diventa sempre più una città sovietica o per eremiti». È quanto sostiene il segretario provinciale della Destra Alessandro Baldati, che non risparmia critiche al Comune per il programma di basso profilo per il Capodanno. «Molti anni fa», ricorda Baldati, «ebbe un meritato successo una canzone di Bruno Martino "E la chiamano estate". Si potrebbe parafrasare il grande artista romano per commentare il programma dell'assessore Palusci, di cui vogliamo valutare i dettagli con ironia solo perché siamo in un periodo di festa, altrimenti ci sarebbe da avvilirsi». «In nome dell'austerity», prosegue, «non vi sarà nessun ospite importante. Sempre per risparmiare, non vi saranno i fuochi d'artificio. Avevamo già rilevato come il clima di queste festività fosse monastico, con i commercianti che hanno messo mano personalmente al portafoglio per allestire le luci natalizie. Forse la giunta sta cercando di promuovere una nuova forma di turismo: membri del clero, asceti ed eremiti saranno ben contenti di fare meditazione».