La protesta s’allarga In autogestione anche il liceo classico di Pescara
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Scuola, organizzati corsi alternativi al D’Annunzio Agitazione al Marconi, gli studenti del Galilei in assemblea
PESCARA. La "buona scuola" proposta dal governo non appare così buona agli studenti che in queste ore stanno organizzando forme di protesta negli istituti cittadini.
Ieri, i licei pescaresi hanno deciso di sospendere la normale attività didattica, in molti casi concordando le modalità con la scuola stessa.
Grande partecipazione al liceo classico d'Annunzio, dove ieri l'assemblea degli studenti coordinata dai rappresentanti d'istituto Claudio Mastrangelo, Vincenzo Stuppia, Ludovica Maddes ed Egidio Marra ha deciso per un'autogestione «concordata con la preside e che ha valenza didattica. Saranno organizzati corsi alternativi e non sfocerà in occupazione. È un tipo di protesta inedita scelta proprio perché non reputiamo che il nostro nemico siano i nostri docenti», dice Mastrangelo, che spiega anche i motivi della protesta che andrà avanti in questi giorni: «Seguendo la protesta dello scorso 14 novembre, alla quale ha partecipato tutta la scuola, diciamo no a quanto previsto nella riforma proposta dal governo, in quanto prevederà un ingresso troppo invadente dei privati nella scuola. Questo aspetto determinerà la costruzione non più di menti indipendenti, ma di robot progettati per lavorare. Inoltre, crediamo che quella per la riforma sia una finta consultazione, giacché i fondi per la sua approvazione sono già stati stanziati per la prossima legge di stabilità».
Dissenso anche in ciò che riguarda più da vicino i licei, come i progetti di alternanza scuola-lavoro: «Ben pensati per gli istituti tecnici», proseguono i rappresentanti del Classico, «i provvedimenti sono invece assai vaghi per i licei». Al via l'occupazione ieri anche al Misticoni-Bellisario, liceo artistico, musicale e coreutico.
In questo caso, i motivi sono condivisi con i colleghi sia delle altre scuole sia interni alla struttura scolastica in sé: «Portiamo avanti la protesta dello scorso anno, riguardante la necessità di una terza sede», si affidano i ragazzi a una nota congiunta, «la Provincia di Pescara, dopo grandi sforzi della nostra dirigente scolastica, aveva promesso di poter prendere in considerazione uno stabile come terza sede. A questa decisione sembra si sia opposto il Comune, chiederemo un incontro anche all'Ente», dicono ancora i ragazzi che promettono «un'occupazione pacifica, tentando di consentire a tutti di svolgere il proprio lavoro. Ai docenti viene chiesto di svolgere lezioni alternative concordate con gli studenti, e poi riqualificheremo la scuola tramite opere realizzate sui muri e servizi di pulizia organizzati».
Agitazione anche al Marconi, dove ieri si è svolta l'assemblea degli studenti e l'autogestione partirà con ogni probabilità da oggi. Stessa situazione allo scientifico Galileo Galilei, che pure si sta organizzando con una protesta ad hoc. Ieri i ragazzi, raccontano, avrebbero richiesto al dirigente scolastico la possibilità di autogestire la scuola, possibilità che non sarebbe stata concessa. Così, gli studenti si sono incontrati in serata al parco De Riseis per concordare le modalità della protesta che dovrebbe partire in questi giorni.
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