Eccellenza, Mucciconi: «Giulianova in D, Cappellacci un fuoriclasse»
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Il presidente commenta i successi della stagione ed elogia il mister: «Abbiamo costruito due squadre pur di centrare la promozione. All’inizio ho commesso degli errori: tesserati 45 giocatori in questa stagione»
GIULIANOVA. Alessandro Mucciconi, 49 anni, imprenditore, prim’ancora di essere il presidente del Giulianova è un tifoso giallorosso. E come tal ha trascorso un lunedì sereno dopo il successo della squadra di Cappellacci a Lanciano. Il Giulianova è primo in classifica in Eccellenza con Rc Angolana e Castelnuovo e all’orizzonte c’è proprio lo scontro diretto contro il Castelnuovo in programma domenica (ore 15) al Fadini. Sarà il secondo nel giro di dieci giorni dopo la finale della Coppa Italia, a Roseto. «Meritiamo questa promozione. Abbiamo costruito una squadra con l’obiettivo di stare lì dove ci troviamo noi adesso. Spero tra qualche settimana di essere solo al primo posto in classifica. Questo è il quarto anno che sono al timone della società. Primo anno secondo dietro l’Avezzano, seconda stagione secondo dietro L’Aquila, terzo anno secondo dietro al Teramo. E ora eccoci in mezzo a questa appassionante lotta a tre. Mancano undici partite da affrontare con il coltello tra i denti. Come sempre. Come vuole il popolo di Giulianova». Già il popolo di Giulianova. «Sono orgoglioso di essere il presidente della squadra della mia città con una tifoseria paragonabile solo al Pescara in Abruzzo. Una città di 20-25mila abitanti e 2-3000 persone allo stadio. Contro la Rc Angolana eravamo in tremila al Fadini a tifare. Mi aspetto la stessa carica anche domenica. Una spinta inspiegabile e portentosa. Non è un mistero: il Giulianova è sprecato in Eccellenza. Dobbiamo venirne fuori, ma non è facile». Per riuscirci ha rifatto la squadra in corsa con il ds Marco Triboletti e il tecnico Roberto Cappellacci. «Diciamo che sono stati commessi degli errori all’inizio, di cui io mi assumo tutte le responsabilità in qualità di presidente. Abbiamo tesserato 45 giocatori in questa stagione pur di tirare fuori Giulianova dall’Eccellenza. Speriamo bastino. Fare il presidente qui è difficile. E’ un bagno di sangue a livello economico, ma è anche dura fisicamente. Però, vuoi mettere, essere il presidente del Giulianova? E’ un orgoglio impareggiabile. Domenica scorsa al Fadini abbiamo montato un maxi schermo per consentire ai tifosi di seguire la gara del Biondi perché la trasferta era vietata per motivi di ordine pubblico. Sapete quanta gente c’era? 800 persone davanti a un video, 800 cuori giallorossi a palpitare».
Infine Cappellacci e qui Mucciconi si dichiara, calcisticamente parlando: «Io adoro Cappellacci. E’ un fuoriclasse, un uomo vero. L’allenatore ideale, un lavoratore. Un “talebano” nel vero senso della parola. Lo adoro con tutti i suoi pregi e difetti». Un presidente in estasi. «Sì, ma dopo la sconfitta contro il Montorio ero fuori dalla grazia di Dio. Non mi arrabbio, ma se mi arrabbio mi devono stare tutti lontano». Undici partite al traguardo. «Ci meritiamo la serie D non solo perché siamo Giulianova, ma perché ce la stiamo mettendo tutta. Onore a Castelnuovo e Rc Angolana, ma questo Giulianova non può più aspettare». All’arrivo di Cappellacci a settembre la serie D sembrava una chimera. «Abbiamo commesso degli errori, ma la forza di una società solida come la nostra si vede anche dalla capacità di cambiare in corsa per perseguire un obiettivo. E il Giulianova in Eccellenza deve puntare a vincere. Sempre». Domenica il Giulianova dovrebbe recuperare Donatangelo De Filippo fuori dall’undici iniziale di Lanciano. Cappellacci dovrebbe avere a disposizione tutta la rosa. Il tecnico del Castelnuovo Francesco Del Zotti, invece, spera di recuperare i difensori Sanchez Montilla e Cabarro Ruiz, entrambi assenti domenica scorsa. Minime le possibilità di vederli in campo al Fadini. Un problema di non poco conto per l’allenatore neroverde, non a caso in difficoltà nelle retrovie nelle ultime uscite.
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