La questura testa una negoziazione, maxi simulazione nel parcheggio

Nel giro di due ore e mezza una quarantina di poliziotti si sono dispiegati in un crescendo di attività: in campo anche reparti speciali e artificieri
MONTESILVANO. Un uomo barricato in casa con due ostaggi, di cui uno ferito, e la minaccia di un’esplosione. Non si è trattato di un vera operazione ma di una maxi simulazione organizzata dalla questura di Pescara ieri mattina nel parcheggio del porto allegro, a Montesilvano. Nel giro di due ore e mezza una quarantina di poliziotti si sono dispiegati in un crescendo di attività prova che la questura ripete all’incirca ogni 6 mesi.
Una situazione che però potrebbe accadere nella realtà: settimane fa, un intervento del genere si era verificato a Pianella con 44 ore di negoziazione che, attualmente, si può ritenere l’operazione di mediazione più lunga d’Italia. L’esercitazione si prefigurava di realizzare uno scenario di criticità La prova è iniziata poco dopo le 11 con l’allarme di un uomo barricato in casa e con due ostaggi: sotto il coordinamento del vicequestore Pierpaolo Varrasso, c’è stato prima un intervento delle squadre volanti.
Si sono quindi susseguiti il negoziatore e le squadre Uopi (Unità operative pronto intervento) di Ancona. Equipaggiati di caschi, armi pesanti e scudi balistici gli uomini Uopi sono riusciti a liberare i due ostaggi, con il trasporto di uno all’ospedale. Sul posto anche gli artificieri di Pescara, poiché la simulazione seguiva con le minacce di far esplodere la casa.
A intervenire anche il personale di 118, vigili del fuoco e polizia municipale. Grande lo stupore dei passanti che hanno visto le scene in diretta. Una prova che, fanno sapere dalla questura, sottolinea l’importanza della formazione e della collaborazione di tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine impegnati a garantire quotidianamente l’incolumità e la sicurezza ai cittadini e ai lavoratori.
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