Il bagnino giovane
Leonardo: «Così ho salvato quei tre bambini»
L'assistente dei bagni Le Naiadi ha 17 anni. Ma è già un eroe dell’estate pescarese
PESCARA. Ha salvato tre bambini, tra gli 8 e i 10 anni, che stavano rischiando di affogare in mare ad una cinquantina di metri dalla battigia di fronte allo stabilimento Le Naiadi di Pescara. Leonardo Stoppato, 17 anni di San Silvestro, all'attivo solo tre settimane di esperienza come bagnino, non ha avuto un attimo di esitazione quando ha visto i bimbi in difficoltà (uno insieme ad un genitore) che annaspavano tra le onde. «Avevo un po' d'ansia, ma poi mi sono fatto coraggio, ho mantenuto i nervi saldi e mi sono tuffato mettendo in pratica ciò che avevo imparato al corso» racconta Leonardo, quarto liceo scientifico Galilei, da qualche settimana uscito dalla scuola di salvamento della Compagnia del Mare.
Tre interventi, due domeniche fa, uno dopo l'altro nelle acque antistanti il lido della famiglia Straccini. «Il mare era calmo, ma intorno agli scogli si formano spesso dei mulinelli con correnti molto forti - ripercorre il ragazzo aiutato in un secondo tempo dall'amico bagnino Giuseppe Battistelli, 20 anni, pescarese -sono punti critici dai quali bisognerebbe stare lontano. Il primo intervento intorno alle 10,20. Stavo osservando i bagnanti dalla spiaggia. Ad un certo punto ho capito che qualcosa non andava e sono entrato in acqua per avvisare padre e figli della pericolosità della situazione. Li ho raggiunti a nuoto. L'uomo cercava di trascinare via dal gorgo la figlioletta, l'altro figlio veniva sbattuto sugli scogli malgrado sapesse nuotare. Annaspavano. Ma siamo tornati a riva, seppur stremati. Quaranta minuti dopo, alle 11, il secondo salvataggio di un altro bambino che stava per finire contro la scogliera. Alle 12, 30 il terzo intervento, il più grave, perché il piccolino ingoiava acqua e andava a fondo.
Ha rischiato di annegare, ma alla fine tutti e tre sono usciti indenni da questa brutta esperienza, solo tanta paura per loro e i genitori che mi hanno ringraziato». Non si sente affatto un eroe, Leonardo, che ha ricevuto i complimenti di papà Stefano e mamma Lucia: «Assolutamente no, ho fatto solo il mio dovere. Mi sento soddisfatto, questa esperienza mi ha maturato. E' stato come fare un esame», rivela con tranquillità il giovanissimo baywatch. «Siamo molto orgogliosi di lui e di tutti i nostri bagnini», conclude Gabriele Straccini, titolare dello stabilimento Le Naiadi.